Nel Natale dell’austerity l’agriturismo in controtendenza “fa il pieno” di prenotazioni. Nel periodo tra il 22 e il 26 dicembre e durante il “ponte” di fine anno, le presenze stimate nelle strutture ricettive agricole sono già in Basilicata ad un buon livello (tra il 60-65% dell'offerta), tra chi sceglierà il soggiorno in campagna per 3-4 giorni e chi punterà sulle “fattorie” solo per il pranzo natalizio o il cenone di Capodanno. Lo afferma Turismo Verde, l’associazione agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori, che ha effettuato un monitoraggio su un campione di aziende associate sul territorio regionale.
“L’Istat – è il commento di Giuseppe Modarelli presidente di Turismo Verde-Cia Basilicata – ha documentato lo stato di “buona salute” degli agriturismi italiani e di conseguenza di quelli lucani che registrano un incremento in un anno dell’1,4%. Ma la situazione oggi non è più così rosea: nel corso del 2012, infatti, le difficoltà economiche delle famiglie e la necessità di risparmiare
hanno ridotto spostamenti, viaggi e villeggiature. Ora il futuro si fa ancora più cupo: la manovra del governo, attraverso la tassazione degli edifici rurali, l'IMU, taglieranno fino al 20 per cento il reddito degli agriturismi, con un aggravio di costi vicino ai 2 mila euro per ogni azienda. Non è possibile chiedere al settore un sacrificio del genere – continua Turismo Verde-Cia – che sollecita anche l’impegno del Dipartimento Agricoltura della Regione.
“Il 2013 – sottolinea Paolo Carbone dell’Ufficio Economico della Cia lucana – deve diventare l’anno di introduzione di un marchio di Qualità e il relativo disciplinare con l’obiettivo di aumentare la qualità dei servizi offerti dagli agriturismi agli ospiti garantendo un livello superiore alla norma”. Una particolare premialità – conclude – va riservata alla formazione specialistica per gli operatori agrituristici che vorrebbero accedere alla certificazione “QL”.
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