Agricoltura, Venezia: basta con gli inutili proclami

Il consigliere del Pdl ritiene “insufficiente e deficitaria la gestione della coppia Mastrosimone – Freschi” e pensa “che il mondo agricolo regionale sia stanco di sentire esprimere solo buoni propositi che non si traducono, mai, in fatti concreti”

"Quali concreti progetti intende mettere in campo il Dipartimento? Come pensa, l'assessore Mastrosimone, di superare la crisi strutturale del settore primario che è certamente, generale ma colpisce più pesantemente la realtà agricola della nostra regione? In che modo si possono sostenere e potenziare i singoli comparti produttivi? Come pensa di far convergere le attività dei propri  uffici dipartimentali e degli enti strumentali per una azione possibilmente unitaria? A queste domande, invitiamo l’assessore a dare risposte chiare e significative". E' quanto scrive, in un intervento inviato oggi ai media locali, il consigliere regionale del Pdl Mario Venezia.

"Allo stato – aggiunge l'esponente politico – dobbiamo ritenere insufficiente e deficitaria la gestione della coppia Mastrosimone – Freschi. Crediamo che il mondo agricolo regionale sia sufficientemente stanco di sentire esprimere solo buoni propositi che non si traducono, mai, in fatti concreti".

"Basta con gli inutili proclami, basta ripetere sbiaditi slogan o enunciare tesi, magari copiate da internet! L'agricoltura richiede risposte concrete – conclude Venezia -. Basti pensare che i tanto propagandati “progetti di filiera” hanno richiesto circa due anni di gestazione prima di essere varati in un momento, poi, difficilissimo. I progetti che gli imprenditori avevano proposto potranno trovare, a distanza di tempo, le stesse condizioni di realizzo? Forse faranno massa critica per evitare il disimpegno finanziario da parte della UE ma, così come concepiti e dopo il lunghissimo periodo di gestazione, difficilmente porteranno i vantaggi sperati. Riteniamo che, a questo governo regionale, manchino idee ed anche la capacità di pervenire a risultati utili. Con oltre 100 dipendenti regionali, circa 200 dell’Alsia (precari compresi) e 60 dell’Arbea non si giustificano i ritardi che la Regione accumula, puntualmente, nell’istruttoria delle pratiche vanificando, di fatto, impegni e volontà di rilancio degli imprenditori agricoli sempre più distanti da questa politica  regionale fatta di apparenze, passerelle e tante tante, troppe chiacchiere. Assessore Mastrosimone lasci perdere, l'agricoltura è ben altra cosa".

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