Avviare il recupero del “fiscal drag” sulle pensioni; incrementare il Fondo per la non autosufficienza; qualificare i presidi socio-sanitari e i servizi nelle aree e nei centri rurali. Sono queste le priorità per il 2012 evidenziate in una risoluzione approvata dall’Anp-Associazione nazionale pensionati della Cia-Confederazione italiana agricoltori.
I pensionati Cia ricordano che già le due manovre finanziarie decise dal precedente governo, nel corso dell’estate 2011, con tagli lineari, erano state particolarmente pesanti verso i cittadini, con assegni pensionistici medio bassi, togliendo la serenità a milioni di anziani.
Infatti, al mancato recupero del “fiscal-drag”, che negli ultimi 15 anni ha ridotto il potere d’acquisto delle pensioni del 30 per cento, il passato governo ha aggiunto -si legge nella risoluzione dell’Anp-Cia- lo smantellamento dello stato sociale, l’azzeramento del Fondo per la non autosufficienza, una sanità sempre più costosa e meno efficiente, l’abbandono e la dequalificazione dei presidi sanitari nei centri rurali, il taglio di detrazioni fiscali.
Nella risoluzione l’Anp-Cia ribadisce che intende contribuire al risanamento con misure selettive che, salvaguardando e recuperando il potere d’acquisto delle pensioni medio basse, colpiscano sprechi e spese inappropriate, combattano con efficacia l’evasione fiscale, accentuino il prelievo sui patrimoni e gli alti redditi, riducano i privilegi, anche da pensione.
La necessaria contrazione, razionalizzazione e qualificazione della spesa pubblica non può prescindere -si afferma nella risoluzione- da un riequilibrio territoriale e sociale; dai bisogni dei pensionati delle aree e dei borghi rurali, ove più avvertiti sono i tagli e le carenze di servizi pubblici, sanitari, socio-assistenziali e più insopportabile è l’isolamento dell’anziano.
Nel corso del 2012, “Anno europeo per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni”, garantire equità e sviluppo sostenibili, solidarietà e cooperazione tra generazioni, far assumere agli anziani un ruolo attivo nella società, favorire un invecchiamento “sano”, sono -continua l’Anp-Cia- le sfide da vincere per la coesione sociale.
“La necessità nelle aree agricole e rurali lucane di avere tempestivi servizi socio-sanitari, secondo un'indagine che abbiamo condotto – sottolinea il direttore regionale dell’INAC-CIA Vito Pace – raggiunge picchi molto elevati (95 per cento) soprattutto tra gli anziani non autosufficienti. La tipologia di disabilità più diffusa è quella legata alle difficoltà di svolgimento delle attività quotidiane di cura della propria persona (3 per cento della popolazione totale). Segue la disabilità nel movimento (2,2 per cento), il “confinamento individuale a casa” (2,1 per cento) e, infine, la disabilità sensoriale (1 per cento). L'invecchiamento della popolazione che vive nelle aziende agricole e nelle contrade rurali – sottolinea ancora Pace – contribuisce ad una progressiva espansione del fenomeno della non autosufficienza. In pratica, è disabile un cittadino su cinque con 65 anni o più. E lo sono quasi la metà degli ottantenni. Da qui l'esigenza di validi servizi sociali, dall'assistenza alla sanità”.
Per l’INAC-CIA la Finanziaria Regionale in fase di approvazione è l’occasione di una verifica scrupolosa sull’effetto ticket e per una modifica del provvedimento accogliendo le sollecitazioni del mondo agricolo fortemente penalizzato dal provvedimento regionale.
BAS 05