Agia-Cia su ostacoli e opportunità per giovani agricoltori lucani

Cosa ostacola i giovani agricoltori lucani? Per il 39,7 per cento “il mercato non remunerativo”; per il 20,6 per cento “l’alto costo della terra”; per il 19,1 per cento “le difficoltà di accesso al credito”; per il 17,6 per cento la burocrazia; solo per il 2,9 per cento “il lavoro troppo faticoso”. E’ il risultato di un sondaggio promosso dall’Associazione giovani imprenditori agricoli (Agia) della Cia-Confederazione italiana agricoltori che hanno rilanciato il Progetto AgriYou Terra Giovane.
Intanto – sottolineano Agia e Cia – sono alcune centinaia i giovani agricoltori lucani (oltre 50mila è il dato nazionale) che guardano con grande interesse alla vendita dei terreni agricoli da parte dell’Agenzia del demanio, come previsto dalla legge di stabilità del novembre scorso. Chiedono, però, chiarezza nelle modalità di assegnazione. Il rischio è che questi beni dello Stato (circa 350 mila ettari di cui 24mila in Basilicata) finiscano nelle mani di speculatori.
I giovani della Cia assegnano particolare importanza alla cessione dei terreni demaniali e per questo sollecitano una valida azione del Ministro all’Agricoltura Catania ed anche a livello regionale a sostegno del tanto conclamato ricambio generale.
Il ministro Catania si è, comunque, impegnato a riscrivere le regole già poste dalla legge di stabilità: abbassare la soglia del consentito ricorso alla trattativa privata, prevedere un significativo lasso di tempo (20 anni) per la conservazione della destinazione agricola dei terreni e, soprattutto, rendere periodica con cadenza annuale l’operazione di individuazione dei terreni.
A livello regionale sono attesi i risultati dei tanti progetti del Dipartimento Agricoltura che puntano a favorire l’ingresso dei giovani al timone di aziende agricole, zootecniche ed agrituristiche, senza limitarsi allo specifico bando del PSR che ha segnato la vittoria della burocrazia sulle aspirazioni dei giovani intenzionati seriamente a lavorare nei campi.

BAS 05

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