Aeroporti minori: primo ok Comitato regioni Ue

Sempre in attesa della “mano” della Regione Basilicata, che continua a rinviare i propri adempimenti, una “mano” all’aeroporto Basilicata Enrico Mattei di Pisticci viene da Bruxelles: la Commissione Politica di coesione territoriale e bilancio dell'Ue (COTER) e il Comitato europeo delle Regioni (CdR) si sono espressi sulla salvaguardia dei cosiddetti aeroporti minori. Nel documento approvato dai due organismi europei si ribadisce l’esigenza di “sostegni alle zone servite in maniera insufficiente” con riferimenti per quanto riguarda l’ Italia agli scali regionali già esistenti in Abruzzo e Calabria e in regioni dove ancora non sono in funzione come la Basilicata. E’ stato il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, componente del CdR, in particolare, ad esprimere soddisfazione  per l'accento che è stato messo sulla salvaguardia degli aeroporti minori. "Se a questi scali viene tolta la capacità funzionare, vengono meno 3 milioni di voli l'anno e gli aeroporti nazionali e intercontinentali non riuscirebbero a sostenere tutto il traffico europeo. Sono mesi che pongo la questione e ora finalmente siamo arrivati alla prima approvazione di un documento sull'aviazione, che poi introduce alla strategia sul cielo comune europeo" continua "è un invito esplicito a consentire che a questi aeroporti vengano concessi aiuti di Stato". Gli aeroporti italiani hanno infatti registrato, nell’ultimo anno, un incremento del traffico passeggeri, pari al 4,5%, un aumento dei volumi di merce trasportata pari al 3,6% e un incremento del numero complessivo dei movimenti degli aeromobili pari all'1%
La battaglia negli organismi europei è finalizzata a stabilire le “fattispecie” di piccoli aeroporti sottratte al campo di applicazione delle norme sugli aiuti di Stato. Una battaglia che in soldoni può produrre nuovi e più consistenti investimenti pubblici per accrescere l’infrastrutturazione e i servizi dei cosiddetti aeroporti minori come quello della ValBasento. La Commissione ha accolto con favore un passaggio importante della proposta abruzzese, laddove si dice che essa «ritiene che l'applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato – in particolare degli orientamenti del 2014 sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree – e delle disposizioni dell'UE che disciplinano i servizi d'interesse economico generale sia eccessivamente complessa e che determini incertezze sulla maniera in cui gli enti locali e regionali possono fornire sostegno finanziario agli aeroporti regionali. Il trattamento riservato a tali casi dalla Commissione è considerato molto dispendioso in termini di tempo e andrebbe pertanto chiarito e reso più snello nella sua procedura autorizzativa. L'incertezza e i ritardi nelle procedure rischiano di complicare il mantenimento di collegamenti adeguati con le regioni più piccole e periferiche e possono avere un impatto negativo sullo sviluppo economico di queste regioni. Un passaggio che in pratica sostiene che la procedura è troppo complessa e andrebbe snellita a vantaggio di tutti. Si tratta della procedura che si dovrebbe seguire per girare finanziamenti alle società che gestiscono gli aeroporti. C’è invece da fare in fretta perché i piccoli aeroporti devono essere sostenuti per il loro alto valore per il territorio come quello di Pisticci. Alcune cifre: un incremento del Pil pro-capite Basilicata tra il 2 e il 2,5% (solo nel primo anno di attività); un’occupazione diretta di una cinquantina di unità; un’occupazione indiretta (attività di servizi ed altro) di circa 150 unità; incremento della spesa turistica pro-viaggiatore tra il 5 e l’8%; aumento di insediamenti produttivi (piccole e medie aziende) dell’ordine di una dozzina (solo nel primo anno di attività) e di 150-180 nuovi posti di lavoro, a cui aggiungere il Centro di Formazione per figure professionali del settore aeronautico (Progetto Winfly) per un’occupazione stabile (laureati-esperti) di altre decine di unità.

bas 02

    Condividi l'articolo su: