Adozione e affido, una missione da adottare

Con la legge approvata all’unanimità su iniziativa di Gianni Rosa (Lb-Fdi), la Regione ha deciso di istituire il Saaf, “un indispensabile punto di riferimento per le famiglie. La sua effettiva entrata in funzione sarà decisa dalla Giunta”

Salvaguardare e garantire il diritto di ogni bambino a essere e sentirsi figlio. Amato. Protetto. Di poter crescere all&rsquo;interno di una famiglia, il luogo per eccellenza della cura e della protezione. L&igrave; dove si gestiscono gli aspetti affettivi ed emotivi generando amore, infondendo speranza e fiducia, contenendo sofferenze, ansie e paure. Chi si avvicina all&rsquo;adozione internazionale deve tutelare la differenza attraverso la valorizzazione delle diverse storie di genitori e figli, delle differenti culture d&rsquo;origine, delle evidenti disuguaglianze somatiche pi&ugrave; o meno evidenti. Negare tutto ci&ograve; &egrave; un grosso rischio che impedirebbe al figlio la costruzione della propria identit&agrave;. Se ben riuscita &egrave; la dimostrazione di come sia possibile superare le barriere della distanza anche culturale tra i popoli. La costruzione del legame adottivo &egrave; un&rsquo;operazione congiunta. Entrambi non sono solo scelti, ma si scelgono. Il bimbo e la sua felicit&agrave;, per&ograve;,vanno posti sopra ogni cosa. Quello dell&rsquo;adozione, quindi, &egrave; un cammino lungo e articolato, una missione che per&ograve; vale la pena di adottare. Le coppie poi non saranno mai lasciate sole. Al loro fianco sempre un team di esperti.<br /><br />Oggi le adozioni e gli affidamenti rappresentano una forma di evoluzione del sistema familiare. Sono in costante aumento nell&rsquo;ultimo decennio grazie a una maggiore apertura e sensibilit&agrave; delle famiglie verso i bambini abbandonati e alle difficolt&agrave; di procreazione delle coppie. Tutto ci&ograve; ha spinto soggetti pubblici e privati a intervenire in materia anche perch&eacute; sono mutati sia i rapporti all&rsquo;interno della stessa famiglia che tra cittadini e Stato. La Basilicata, ancora, una volta si mostra assai sensibili a temi di carattere etico e sociale con l&rsquo;approvazione del Consiglio all&rsquo;unanimit&agrave; della proposta di legge che istituisce il Servizio regionale per garantire il sostegno delle adozioni e gli affidamenti familiari (Saaf) avanzata da Gianni Rosa, consigliere di Laboratorio Basilicata – Fratelli d&rsquo;Italia. Promuovere gli interventi rivolti ai minori in difficolt&agrave;, prevenire l&rsquo;abbandono dei bambini, assicurare un aiuto per le adozioni e gli affidi, intensificare gli interventi di solidariet&agrave; internazionale per la creazione di forme di collaborazione fra i vari soggetti interessati, investire sulla formazione degli operatori sociali, sono le principali finalit&agrave; della nuova normativa varata nei primi mesi del 2015. &ldquo;La Regione – dice Rosa – con questa legge gioca un ruolo di supporto per tutte le famiglie che vogliono intraprendere il percorso dell&rsquo;adozione. Si superano cos&igrave; quelle pluralit&agrave; di competenze che, molto spesso, rendono problematica l&rsquo;individuazione dell&rsquo;ente tenuto a intervenire con conseguenze assai negative per le coppie. Si riappropria cos&igrave; della funzione di coordinamento tra le varie istituzioni, teso a eliminare l&rsquo;inconveniente dell&rsquo;incertezza di compiti e attribuzioni. Tra l&rsquo;altro – aggiunge – la normativa regionale negli ultimi dieci anni si &egrave; occupata della materia solo attraverso interventi sporadici, limitati nel tempo e finalizzati alla formazione degli operatori socio-assistenziali senza tenere in debito conto le difficolt&agrave; delle famiglie spesso senza adeguata assistenza proprio per i tanti soggetti coinvolti&rdquo;.<br /><br />La legge n. 13/2015 vanta una lunga gestazione. Nella primavera del 2014 l&rsquo;iniziativa di Rosa. In autunno il Consiglio regionale approva una mozione proposta dal presidente Piero Lacorazza assieme agli altri membri dell&rsquo;Ufficio di presidenza, i vice Paolo Galante e Francesco Mollica e i consiglieri segretari Polo Castelluccio e Mario Polese in cui s&rsquo;impegna il governatore Pittella &ldquo;ad adottare al pi&ugrave; presto le Linee guida sull&rsquo;affidamento familiare dei minori&rdquo;. Lo scopo del documento, rilevarono i proponenti, era quello di &ldquo;consentire la diffusione della cultura dell&rsquo;affidamento familiare su tutto il territorio regionale e di realizzare una forte integrazione tra istituzioni, enti, servizi e associazioni operanti in Basilicata&rdquo;. &ldquo;L&rsquo;approvazione all&rsquo;unanimit&agrave; della norma – sostiene oggi Lacorazza – fu un dato assai positivo. Quando si parla di temi sociali, &egrave; necessario il nostro impegno e quello degli uffici preposti, ma non deve mancare la partecipazione dei cittadini. L&rsquo;idea della mozione nacque proprio dopo gli incontri con alcune associazioni di genitori&rdquo;. &ldquo;Ritengo – aggiunge Castelluccio – che con il varo della nuova normativa la politica abbia svolto il proprio dovere appieno&rdquo;. La proposta di Rosa prevedeva in pi&ugrave; l&rsquo;istituzione del Servizio a sostegno delle adozioni &ldquo;i cui tempi per l&rsquo;entrata in vigore – ci dice Mollica – sono incerti per le consuete lungaggini burocratiche&rdquo;. &ldquo;Una struttura – aggiunge – Galante – che funger&agrave; da sostegno tecnico nel percorso di adozione delle coppie&rdquo;. &ldquo;Nella legge – afferma invece Polese – oltre alla formazione dei docenti &egrave; prevista anche quella di psicologi e sociologi. Nei piccoli centri dove i Comuni hanno scarse risorse a disposizione sar&agrave; attivata con fondi regionali&rdquo;. Scuola e famiglia, un tema questo caso assai caro a Donata Larocca, vicepresidente del Gruppo del volontariato Solidariet&agrave;, ente autorizzato dal ministero degli Esteri e dal governo italiano a svolgere pratiche adottive internazionali. Il Gvs opera a Potenza nella parrocchia dei santi Anna e Gioacchino ed &egrave; guidato da don Franco Corbo. &ldquo;Il tema delle origini – sostiene Larocca – &egrave; il pi&ugrave; delicato da affrontare per docenti e genitori. Tra i banchi si tende a equiparare alunni adottati a quelli stranieri. Niente di pi&ugrave; sbagliato. Le strategie educative devono essere differenti. L&rsquo;adozione trasforma il bambino straniero, portatore di un&rsquo;altra cultura, in un bimbo italiano solo con il passare degli anni. E le tante iniziative di formazione e conoscenza che la legge 13 mette in campo – conclude Larocca – sono in tal senso assai positive&rdquo;.<br /><br />Perno della nuova normativa &egrave; il Saaf che operer&agrave; all&rsquo;interno del Dipartimento Politiche della Persona e fornir&agrave;, in collaborazione con i distretti sociosanitari, i giudici del Tribunale dei minori, gli operatori degli enti autorizzati e il Garante lucano dell&rsquo;infanzia e dell&rsquo;adolescenza, una rete regionale di servizi per il supporto amministrativo e socio-assistenziale ai soggetti interessati all&rsquo;adozione e all&rsquo;affidamento, nazionale e internazionale. Saranno coinvolte anche le scuole, in particolare nel percorso d&rsquo;inserimento del minore con corsi di aggiornamento rivolti ai dicenti. &ldquo;Sar&agrave; un indispensabile punto di riferimento certo per le famiglie – sostiene ancora Rosa -. Sull&rsquo;effettiva entrata in funzione la palla passa ora nelle mani della Giunta che ne sancir&agrave; l&rsquo;inizio ufficiale&rdquo;. Gli interventi del Saaf andranno da azioni rivolte direttamente ai minori in difficolt&agrave;, alla solidariet&agrave; internazionale, alla prevenzione dei fenomeni di abbandono all&rsquo;affiancamento delle coppie nel lungo percorso di affido o adozione, dalla formazione di nuovi operatori sociali al controllo delle attivit&agrave;, al rispetto delle normative da parte degli enti specializzati, a una rete d&rsquo;incontro e scambio di esperienze tra le varie coppie. Tutto ci&ograve; per provare a frenare il drastico calo del numero delle adozioni con punte anche del 50 per cento trail 2004 e il 2015. Una diminuzione generalizzata che non ha risparmiato la Basilicata. &ldquo;Un fenomeno – fa notare il consigliere Rosa – dovuto anche alla complessit&agrave; e alla lunghezza dell&rsquo;iter burocratico&rdquo;. Sulla diminuzione delle richieste nazionali pesano a esempio le trasformazioni della societ&agrave;, la diffusione della contraccezione, la legalizzazione dell&rsquo;aborto e l&rsquo;accettazione sociale della maternit&agrave; illegittima. &ldquo;Ma, direi – aggiunge il consigliere di Lb-Fdi – l&rsquo;adozione e l&rsquo;affido per&ograve; sono atti d&rsquo;amore, non alternativi al concepimento naturale, piuttosto li vedo complementari. Oggi la geografia delle scelte &egrave; anche mutata. Si &egrave; passati dall&rsquo;Est Europa all&rsquo;Africa e al Sud America. Io chiederei meno controlli preventivi ma maggiori nella seconda fase. Si badi non sono per l&rsquo;adozione facile per&ograve; ritengo che non si debba limitare al solo controllo dei pre-requisiti, molte volte meramente formali. L&rsquo;adozione &egrave; un percorso che inizia solamente con le pratiche burocratiche ma prosegue per tutta una vita&rdquo;.<br /><br />Burocrazia. Contraccezione. Legalizzazione dell&rsquo;aborto. Accettazione della maternit&agrave; illegittima. Sono solo un aspetto di una crisi forse pi&ugrave; profonda dovuta anche alle ristrettezze economiche in cui tante famiglie sono costrette a vivere e ai costi esorbitanti di un&rsquo;adozione. Fino al 2011 lo Stato sosteneva le spese delle coppie attraverso un apposito fondo. Da allora non &egrave; stato pi&ugrave; rifinanziato. Da Roma, quindi, nessun aiuto. &ldquo;E&rsquo; sicuramente vero – chiosa Gianni Rosa – le spese in particolare per l&rsquo;adozione internazionale arrivano anche a 40.000 euro e non sono previsti rimborsi, solo detrazioni fiscali. Il governo italiano, di contro ha stanziato 10 milioni per la fecondazione eterologa, inserita anche nei livelli essenziali di assistenza. Al di l&agrave; delle differenze ovvie che ci sono tra l&rsquo;inseminazione artificiale e l&rsquo;adozione e senza voler dare giudizi, &egrave; una chiara scelta politica tesa a orientare la societ&agrave; in una direzione, la cura della sterilit&agrave; o l&rsquo;eugenetica, piuttosto che la solidariet&agrave;, l&rsquo;accoglienza ai bambini gi&agrave; nati e che per un motivo o per un altro sono senza famiglia. Ognuno su queste politiche – conclude Rosa – nel bene o nel male, si assume le proprie responsabilit&agrave;&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; un progetto assai ambizioso quello proposto da Rosa e approvato dal Consiglio regionale. Che nasce dalla consapevolezza e dal dovere comune di rendere un settore sociale cos&igrave; delicato e un fenomeno molto esteso non come un servizio autogestito come talvolta appare ma, piuttosto come una realt&agrave; imprescindibile cui dare il massimo sostegno. E&rsquo; dell&rsquo;ottobre del 2015 poi, l&rsquo;approvazione definitiva alla Camera di una proposta di legge che ha gi&agrave; incassato ad aprile dello stesso anno il s&igrave; del Senato sull&rsquo;affido. Guardando anche qui in primis al bene del bambino. Lo scopo &egrave; di riuscire ad assicurare il diritto alla continuit&agrave; affettiva dei minori riconoscendo alla famiglia affidataria un canale preferenziale per l&rsquo;adozione. La normativa stabilisce che il periodo massimo di affidamento &egrave; di due anni. Durata che pu&ograve; essere prorogata dal Tribunale dei minori nel caso in cui la sospensione dell&rsquo;affido pu&ograve; recare pregiudizio al bambino.<br /><br />Roma e Potenza, il Parlamento e l&rsquo;aula del Consiglio regionale, mai cos&igrave; vicini. Accomunati da un unico desiderio, soddisfare due bisogni primari:quello di un bimbo in stato di abbandono di trovare una famiglia che lo accolga e si prenda cura di lui e quello di una coppia di riuscire a diventare genitori. (M. B)<br /><br />Fonti<br /><br />&ldquo;Intervista a Gianni Rosa&rdquo;, Potenza 18 novembre 2015<br /><br />Donata Larocca, &ldquo;L&rsquo;adozione internazionale in Basilicata&rdquo;, rapporto del Gruppo del Volontariato &ldquo;Solidariet&agrave;&rdquo;, Potenza 2015<br /><br />Gianni Rosa, &ldquo;Proposta di legge su Istituzione del Servizio regionale per garantire il sostegno alle adozioni e agli affidamenti familiari&rdquo;, in www.giannirosa.com/attachments/article<br /><br />&ldquo;Legge Regionale 20 marzo 2015, n. 13&rdquo;, in<br />www.consiglio.basilicata.it/consiglionew/site/consiglio/detail.jsp?sec=107173&amp;otype=1150&amp;id=1549874&amp;anno=2015<br /><br />&ldquo;Approvata mozione su Linee guida sull&rsquo;affidamento familiare dei minori&rdquo;, in&nbsp;<br />www.pierolacorazza.it/consiglio-regionale-approvata-una-mozione-linee-guida-sullaffidamento-familiare-dei-minori/<br /><br />Camera dei Deputati, &ldquo;Legge sulla continuit&agrave; affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare&rdquo;, in<br />www.camera.it/leg17/126?idDocumento=2957<br /><br />Chiara Lamuraglia e Rossella Perillo, &ldquo;Gli istituti e lo sviluppo psico-fisico dei bimbi&rdquo;, in<br />www.citt&agrave;deibimbi.it<br /><br />Marcello Milazzo, &ldquo;Le motivazioni della famiglia&rdquo;, in<br />www.citt&agrave;deibimbi.it&nbsp;<br /><br />&ldquo;Adozioni internazionali La grande fuga delle famiglie&rdquo;, in<br />www.repubblica.it<br /><br />&ldquo;Dati e prospettive nelle adozioni internazionali Rapporto della Commissione&rdquo;, in<br />www.commissioneadozioni.it/media/143019/report_statistico_2013<br /><br />&ldquo;Dati statistici delle adozioni&rdquo;, in<br />www.italiaadozioni.it/?page-id=310<br /><br />&ldquo;Il crollo delle adozioni internazionali: meno 30% in un anno&rdquo;, in<br />www.aibi.it<br />&nbsp;&nbsp;

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