Adoc su prestazioni sanitarie: occorre più chiarezza

"Numerosissimi cittadini, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, si sono visti recapitare richieste di pagamento per prestazioni sanitarie godute gratuitamente, tra il 2011 e il 2013, che invece, secondo le contestazioni delle ASL, dovevano essere pagate". Lo afferma, in un comunicato stampa, Canio D'Andrea, presidente Adoc Basilicata. E aggiunge: "Agli stessi cittadini viene intimato il pagamento in termini brevissimi (30 o 120 giorni) e per alcuni, in caso di rateizzazione, il versamento deve essere effettuato entro il 31/01/2016!
Nelle note inviate si precisa che l’utente può ricorrere contro tale richiesta di pagamento.
Ma nel caso in cui il ricorso venga rigettato è applicata una maggiorazione pari a 40 €/anno per spese di istruttoria!
È chiaro ed evidente che non viene dato all’utente la possibilità di poter ricorrere avverso la richiesta di pagamento sia per i termini molto brevi per il ricorso sia per la poca chiarezza del provvedimento (quale è la norma che obbliga l’utente al pagamento dei 40€/anno?).
Come Associazione rappresentativa degli interessi degli utenti registriamo inoltre la confusione determinata dall’assenza di risposte da parte delle ASL competenti tanto che, in questi giorni, gli sportelli dedicati non sono stati in grado di dare chiarimenti esaustivi ai cittadini.
Tanto premesso la scrivente associazione di consumatori chiede:
– la sospensione immediata del provvedimento relativo alla richiesta dei pagamenti fino a quando non saranno chiariti i termini della questione;
– un incontro, urgentissimo, riguardo la vicenda".
 bas04 

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