Acque minerali, Leggieri: ostruzionismo su proposta M5s

"Ci sono voluti tre anni per far arrivare in Commissione la proposta del M5s, ma c’è chi intende mantenere posizioni di comodo e vuole continuare a sfruttare la nostra principale ricchezza pagando royalties irrisorie alla Regione”

&ldquo;La Basilicata nonostante i suoi ricchi giacimenti di acqua finora ha ricavato pochissimi vantaggi a livello finanziario dal settore delle acque minerali. Nel 2015 abbiamo presentato una proposta di legge per ristabilire un po&rsquo; di ordine e per ridistribuire le risorse in favore della Regione Basilicata e dei cittadini. Dopo tre anni la proposta di legge sulle acque minerali presentata dal Movimento cinque stelle &egrave; approdata finalmente in terza Commissione. Una proposta che evidentemente va a toccare interessi consolidati nella nostra Regione se ci sono voluti appena tre anni per farla arrivare in Commissione e se gi&agrave; si sono alzati i cori di protesta da parte di chi paventa possibili perdite di posti di lavoro, senza per&ograve; spiegare il perch&eacute;. Una sorta di ostruzionismo preventivo da parte di chi intende mantenere posizioni di comodo e vuole continuare a sfruttare la nostra principale ricchezza pagando royalties irrisorie alla Regione&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale del Movimento cinque stelle Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;Intervenire in questi settori &ndash; aggiunge – genera sempre vespai inutili e fuori luogo, spesso artatamente messi in piedi da chi ha direttamente interesse a che nulla cambi. Per questa ragione, quando si parla di acque minerali e di royalties delle acque occorrerebbe ricordare alcuni dati molto importanti: ogni anno in Basilicata, tra le sorgenti del Vulture e quelle del Pollino si arriva ad imbottigliare oltre 800 milioni litri. L&rsquo;area Nord della Basilicata &egrave; un immenso giacimento di risorse idriche, con un miliardo di metri cubi d&rsquo;acqua pronti a sgorgare dal sottosuolo. La concentrazione maggiore ricade sicuramente nella zona del Monte Vulture dove, a esclusione della Fonte Itala che &egrave; un&rsquo;azienda prettamente lucana, tutti gli altri impianti ormai sono in mano a grandi gruppi economici, a vere e proprie multinazionali che fanno moltissimi ricavi imbottigliando in Basilicata e vendendo la nostra acqua anche all&rsquo;estero a prezzi esorbitanti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Come pi&ugrave; volte sottolineato anche da inchieste giornalistiche nazionali, le royalties che queste multinazionali versano alla Regione Basilicata &ndash; afferma ancora Leggieri – sono veramente briciole rispetto ai guadagni che vengono fatti ogni anno con la vendita della nostra acqua. Pensiamo ad esempio alle ricadute che si potrebbero avere proprio nell&rsquo;area del Vulture. Pensiamo ad esempio che si potrebbero utilizzare le maggiori risorse derivanti dagli aumenti delle royalties per interventi urgenti proprio sul Vulture e nell&rsquo;area di Monticchio, oppure, sull&rsquo;altro versante, nella zona del Pollino. &Egrave; chiaro che ci sono forti resistenze rispetto alla proposta di legge presentata dal Movimento cinque stelle in materia di acque minerali. &Egrave; chiaro che queste resistenze provengono soprattutto da chi non considera che un corretto utilizzo delle nostre risorse pu&ograve; solamente generale maggiori opportunit&agrave; per la nostra terra e, quindi, anche nuovi posti di lavoro. &Egrave; chiaro che chi guarda alla proposta in maniera miope, lo fa avendo in considerazione solamente gli interessi di grandi multinazionali e gruppi industriali che hanno ormai colonizzato il mercato delle acque minerali e fanno grandi profitti senza pagare un equo contributo per la nostra principale e pi&ugrave; importante risorsa. Spero che il buon senso abbia la meglio e non si inneschino i soliti meccanismi che abbiamo visto in azione in questa Regione a favore dei pi&ugrave; forti&rdquo;.&nbsp;

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