Acque del Vulture, Autilio: “rilanciare l’attenzione”

Per il vicepresidente del Consiglio regionale (Idv) la vertenza ex Cutolo impone di “difendere i lavoratori e adeguare l’attività della Regione per ottenere maggiori introiti e completare la filiera”

“La vertenza che vede impegnata la Regione a tutela innanzitutto della continuità lavorativa dei dipendenti della società Acque Rionero (ex Cutolo) è l’occasione per rilanciare l’attenzione istituzionale sulle acque minerali del Vulture e su come accrescere gli effetti e i benefici della commercializzazione sui mercati nazionale ed esteri”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Autilio (Idv), sottolineando che “oltre ai posti lavoro da difendere, la vicenda relativa alla conferma di concessione per l’utilizzo delle acque minerali ripropone un adeguamento dell’attività della Regione sia per ottenere maggiori introiti dalle società di settore sia per completare la filiera delle acque minerali attraverso iniziative produttive di vendita e dell’indotto”.

“Il nostro Paese – dichiara Autilio – si conferma come uno dei principali produttori di acqua minerale al mondo e registra un consumo pro capite tra i più elevati del pianeta, vicini ai 200 litri pro-capite, anche se il 2010 si è chiuso con una contrazione di vendite per effetto del più generale calo dei consumi alimentari. Non è un caso che l’indicazione che viene dalla prima Conferenza nazionale dell’industria dell’acqua minerale, che si è aperta oggi a Napoli, è che il mercato nazionale sia pressoché saturo, con una congiuntura che ha agito da acceleratore al ridimensionamento dei consumi. Sempre dalla Conferenza arriva la conferma del peso commerciale delle acque minerali del Vulture con il Gruppo Norda che, come è noto, dopo l’acquisizione di Monticchio Gaudianello Spa, con sede a Melfi, ha rafforzato la quota di mercato nel settore ed ha annunciato lo sbarco in Cina, e il Gruppo Vulture-Coca Cola che detiene da solo il 3,2% del mercato complessivo italiano”.

“Una situazione pertanto in forte evoluzione che richiede – sottolinea il vice presidente del Consiglio regionale – un attento monitoraggio sull’attuazione delle normative regionali per la ricerca, la coltivazione e l’utilizzo delle acque minerali, un rapporto aggiornato sui gruppi nazionali ed internazionali e società concessionarie in attività nel Vulture e quindi i livelli occupazionali e le vendite, un piano di protezione e sviluppo delle risorse idro-minerarie, una campagna istituzionale di supporto per legare la provenienza delle acque minerali del Vulture agli altri prodotti alimentari e di qualità dell’area come alla variegata offerta turistica”.

“Le acque minerali del Vulture, come confermano gli esperti, sono destinate – prosegue Autilio – ad uscire dalla dimensione regionale e ad essere valorizzate su scala nazionale ed estera. Sono acque minerali di grande qualità, adatte a gusti, funzioni e desideri differenti, tutte però contraddistinte, nel sapore, dall’appartenenza a un territorio unico e incontaminato e pensate per soddisfare le legittime aspettative di salute e benessere dei consumatori. Utilizzare, pertanto, il traino rappresentato dalla bottiglia di acqua minerale del Vulture che presto raggiungerà i consumatori cinesi è, dunque, un veicolo formidabile e, per questo, da non sprecare per l’immagine della nostra terra all’estero”.

“Già l’entrata di Coca-Cola nella proprietà di Fonti del Vulture ha creato molte aspettative, grazie ad un impegno commerciale e organizzativo di più grande levatura e determinazione da parte del gigante del beverage, in un futuro di maggior sviluppo e occupazione. Si tratta di aspettative che – conclude Autilio – per essere concretizzate hanno bisogno di essere accompagnate da un insieme di azioni di promozione del territorio”.

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