Abolizione vitalizi, Romaniello: “Riaprire la discussione”

Il capogruppo Sel in Consiglio regionale: “Non condivido la decisione della Ccp e in occasione della discussione della mia proposta di legge proporrò che si riapra il dibattito a partire da audizioni, per me dovute per questioni di democrazia”

“Non avendo partecipato ieri ai lavori della Prima Commissione Consiliare Permanente perché fuori regione per motivi di famiglia, ho appreso -attraverso Basilicatanet – che la stessa Commissione ha licenziato la proposta di legge per l’abolizione dei vitalizi dei consiglieri regionali presentata dai componenti l’Ufficio di Presidenza. In attesa di illustrare la mia proposta di legge, che si caratterizza essenzialmente per l’abolizione del vitalizio a partire dalla legislatura in corso e per la riduzione dell’indennità di carica dei consiglieri, devo registrare che nell’eccessiva fretta immotivata, specie se rapportata all’entrata in vigore della normativa alla prossima legislatura, così come previsto dal testo licenziato, non si è provveduto a programmare un’audizione del Comitato ‘Se non Ora Quando’ di Lauria che ha promosso la petizione popolare sulla stessa questione, insieme ad altre rappresentanze sociali che hanno avviato analoghe iniziative”. E’ quanto dichiara il capogruppo Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello sottolineando che “è un tema questo ancora più sentito dai cittadini e lavoratori in questi giorni di dibattito sulla riforma delle pensioni che vede il Governo Monti impegnato in un attacco senza precedenti a diritti acquisiti dei lavoratori con l’innalzamento dell’età pensionabile, mentre non si mette freno a privilegi da parte della classe politica dirigente”.

“Non condivido, inoltre, la decisione della Commissione e in occasione della discussione della mia proposta di legge – aggiunge – proporrò che si riapra il dibattito a partire da audizioni, per me dovute per questioni di democrazia e di apertura non formale alla società civile. Quanto alla mia proposta, voglio ricordare che Sel sta raccogliendo le firme di adesioni dei cittadini chiamati a contribuire direttamente ad affermare la buona politica, a difendere i propri diritti e la democrazia, a decidere in prima persona per l’abbattimento dei costi della politica”. “E’ il caso di evidenziare che con la proposta di Sel – conclude Romaniello – si abolisce veramente un privilegio in quanto si riduce da questa legislatura anche l’indennità di carica per un importo di 2.271,24 euro mensili, con un risparmio immediato per la Regione di 817.000 euro l’anno, a cui si aggiungerebbero altre consistenti somme per effetto della riduzione delle indennità di tutti i nominati e i designati in Enti, aziende, società regionali, organismi, ecc., la cui indennità è legata in percentuale a quella dei consiglieri regionali”.

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