Il testo passa ora all’esame dell’Aula. Su “Film Commission” e Consorzi industriali auditi il presidente De Filippo e i commissari dei Consorzi Asi, Donato Salvatore e Gaetano Santarsia. Si anche alla pdl di Singetta sugli incarichi dirigenziali
La prima Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale (Affari istituzionali) ha espresso oggi parere favorevole all’unanimità sulla proposta di legge di iniziativa dei componenti dell’Ufficio di Presidenza (Folino, Mattia, Mazzeo, Pici e Scaglione) concernente “Norme per abolizione assegno vitalizio ai consiglieri regionali. Legge regionale 29 ottobre 2002, n.38. Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai consiglieri della Regione Basilicata”. La proposta, che accoglie le sollecitazioni sul contenimento dei costi delle istituzioni proposte attraverso petizioni popolari da comitati di cittadini di Lauria e Calvello, prevede di abolire l’istituto del vitalizio per i consiglieri regionali a partire dalla prossima legislatura, facendo salvi i diritti acquisiti dai consiglieri in carica, la cui eventuale rielezione ed il relativo ulteriore periodo di esercizio del mandato non produrrà alcun effetto, né giuridico né economico, rispetto alla posizione maturata. I consiglieri Navazio, Falotico e Mollica, in precedenza, avevano ritenuto opportuno ritirare il proprio progetto di legge, che aveva anticipato quello dell’Ufficio di presidenza del Consiglio. Rinviata l’analisi di un altro provvedimento in materia, a firma del consigliere Romaniello (Sel), che però presenta differenze sostanziali, per l’assenza del promotore.
“Si tratta – commenta il presidente della Commissione Santochirico – di un chiaro ed inequivocabile segno di contenimento dei costi della democrazia, in un momento di grande difficoltà per il Paese, e di recepimento di istanze e sollecitazioni diffuse per evitare un pericoloso corto circuito fra istituzioni e cittadini”.
Hanno partecipato ai lavori, oltre al presidente Santochirico (Pd), i consiglieri Mollica (Mpa), Navazio (Ial), Falotico (Plb), Sarra (Pdl), Singetta (Api), Vita (Psi), Scaglione (Pu), Autilio (Idv).
Nella prima parte della riunione il presidente De Filippo ha riferito sul lavoro del team di consultazione sulla “Film Commission”, che ha presentato recentemente la propria ipotesi progettuale sottoposta ad un forum di esperti che ne ha preso atto. “Si è ritenuto che la Film Commission regionale – ha riferito De Filippo – debba adottare i tre requisiti fondamentali previsti dall’Association of Film Commissioners International (Afci) per il suo riconoscimento: a) ‘figlia’ di una delibera dell’ente locale che la istituisce; b) non può produrre utili né svolgere attività commerciale; c) deve erogare servizi esclusivamente gratuiti. Per garantire autonomia e indipendenza alla Film Commission, il modello ottimale è la Fondazione, ente dotato di personalità giuridica e che dispone di un patrimonio proprio per il conseguimento di uno scopo non lucrativo”.
La composizione della Film Commission dovrebbe essere esclusivamente pubblica, con una assemblea dei soci fondatori costituita da Regione, Province, Comuni a partire dalle città capoluogo e con la possibilità di adesione, dopo la costituzione, di altri enti pubblici. La natura pubblicistica dell’organismo dovrebbe consentire di usufruire dei finanziamenti pubblici a valere sui Po Fesr, Fse ed eventualmente Fas, oltre che delle opportunità rivenienti dai programmi nazionali e comunitari. La fondazione avrà organi molto snelli ed interagirà con la Regione sulla base di un fondo di gestione che sarà utilizzato in modo assolutamente trasparente. Si ipotizza un Consiglio di amministrazione a tre, di cui il Presidente nominato dalla Regione Basilicata e gli altri due nominati, rispettivamente, dalle Province e dai Comuni. Il Cda dovrà essere espressione dei diversi territori regionali. La gestione dovrebbe essere affidata al Direttore alle cui dipendenze agirà una staff di poche unità da lui selezionata. Il nuovo modello dovrebbe nascere dalla modifica dell’articolo 64 della legge regionale 42/2009, che nella nuova formulazione prevederà l’istituzione della Film Commission come Fondazione e la delega alla Giunta per la promozione e costituzione della Fondazione. La nascita della Fondazione dovrebbe avvenire a gennaio.
La Commissione ha espresso apprezzamento per il recepimento da parte del governo regionale dell’indicazione del modello organizzativo da essa proposto a suo tempo ed ha chiesto che il Consiglio regionale – anche attraverso le sue articolazioni – venga coinvolto nella discussione sullo Statuto della Fondazione, nella programmazione delle attività e, in sede di consuntivo, con la presentazione di un rapporto annuale sull’attività svolta. Il Presidente de Filippo si è impegnato a recepire questa indicazione nella riformulazione dell’art. 64 l.r. 42/09.
La Commissione ha audito poi anche i commissari dei Consorzi per lo sviluppo industriale di Potenza e Matera circa i rilievi emersi in una precedente seduta dell’organismo sulla necessità di un maggiore avvicinamento, rimuovendo le differenze in termini concettuali e di competenza tra i due Statuti consortili. Dopo i chiarimenti di Salvatore e Santarsia circa l’iter seguito per la stesura dei due documenti con il recepimento di quanto proposto da organismi politici e dalle parti sociali, su proposta del presidente della prima Commissione Santochirico, è stato deciso di rinviare la discussione ad una prossima seduta dell’organismo che redigerà un proprio documento nel quale saranno indicati i punti sui quali è necessaria una maggiore uniformità dei due Statuti e proporrà un maggiore raccordo fra Regione e Consorzi, che dovranno poter svolgere anche attività di promozione, innovazione e ricerca finalizzate allo sviluppo delle attività produttive di propria competenza.
Nel corso dei lavori è stato espresso infine parere favorevole all’unanimità sulla proposta di legge del consigliere Singetta di modifica alla legge regionale n. 31 del 2010 in merito al conferimento degli incarichi dirigenziali a tempo determinato a soggetti estranei all’Amministrazione.