A San Severino Lucano per due giorni (12 e 13 agosto) saranno protagonisti i briganti, per la quarta edizione de «la terra dei Briganti», il festival della cultura meridionale organizzato dalla Pro Loco del Pollino. Domani alle 9,30 gli amanti della natura si ritroveranno per una escursione nei luoghi dei briganti nel pomeriggio è prevista una tavola rotonda sul tema del brigantaggio e alle 22,00 ci sarà Rena Nera in concerto. Sabato alle 19,45 è previsto un corteo storico nei vicoli dei briganti e alle 21,15 una cena brigantesca.
Nella due giorni si rievocherà una pagina importante della nostra storia, quella successiva all’unità nazionale, in particolare si narreranno i fatti di San Severino Lucano, paese che oltre a dare i natali al capitano Jannarelli e a Serafina Ciminelli, conserva i resti di una pagina di storia vissuta. A Caramola c’era e c’è la «grotta dei Briganti».
Nei pressi di San Severino esiste una contrada detta «fosso del brigante», triste ricordo del brigantaggio locale. Ai piedi di Timpa Vitelli si apre l’omonima grotta detta anche «dei briganti», dove fu tenuto segregato nel 1863 il signor Nicola Grimaldi, il comandante della Guardia Nazionale di Francavilla sul Sinni che fu bruciato vivo nonostante fosse stato pagato un cospicuo riscatto.
Altra testimonianza della frequentazione di detta grotta le scritte incise nella parete destra della cavità «1856 se piglia je unà 5 visacce di dinarià».
Grazie al festival, dice il sindaco Franco Fiore, si recupera e si ricorda il valore culturale e storico di un fenomeno che ha interessato la nostra terra.