E’ previsto per giovedì 7 dicembre presso la Biblioteca di Giustino Fortunato a Rionero la presentazione del volume “Gli Impertinenti. Il viaggio di Sandro e Carla Pertini, per l’Italia di oggi.
Interverranno il sindaco di Rionero Luigi Di Toro, il coordinatore del centro studi Leone XIII, Pasquale Tucciariello, il vice segretario provinciale del P.S.I. Nicola Giansanti, il coordinatore regionale di Area Popolare Aurelio Pace, il segretario regionale del PSI Livio Valvano e l’autore del libro Prof. Enrico Cuccodoro docente di Diritto costituzionale all’Università del Salento.
“E’ doveroso da parte mia, quale promotore dell’iniziativa, fare un breve ritratto di Pertini – ha dichiarato Antonio Giansanti, del Comitato regionale Psi, al fine di farlo conoscere soprattutto alle nuove generazioni. Nato a Stella (Savona) il 25 settembre 1896, Alessandro Pertini detto Sandro si laurea prima in Giurisprudenza poi in Scienze politiche e finanze a Genova.
Intraprende la professione forense, ma dal 1918, che è l’anno della sua iscrizione al P.S.I, si dedica alla militanza politica. A ventitré anni è consigliere comunale a Stella.
Dopo le leggi speciali emanate dal regime fascista è condannato a cinque anni di esilio. Si rifugia a Milano presso Carlo Rosselli, con il quale organizza l’espatrio di Turati, suo maestro. Ha ottenuto asilo politico in Francia, lavora a Parigi come manovale-muratore; nel 1929 torna in Italia e crea un’organizzazione clandestina del PSI. Viene arrestato e condannato a undici anni di reclusione. Rifiutò di firmare la domanda di grazia. Torna libero dopo la caduta del fascismo nell’agosto del 1943 tra l’8 e il 10 settembre a Porta San Paolo, contro le truppe tedesche che stanno occupando Roma. Qualche settimana dopo, catturato dalle SS, è rinchiusa Regina Coeli e condannato a morte. Riesce a evadere dal carcere con Giuseppe Saragat ed altri patrioti raggiunge Milano per dirigere la lotta Partigiana.
Nel corso dell’insurrezione del 25 aprile 1945 incontra Carla Voltolina staffetta partigiana del nord dell’Italia che diventa sua moglie con rito civile l’8 Giugno 1946. Nello stesso anno è segretario del PSI, deputato dell’Assemblea Costituente l’anno successivo, senatore della Repubblica e Presidente del gruppo socialista a Palazzo Madama nel 1948. Dirige l’Avanti! dal 1945 al 1946 e dal 1950 al 1952.
Passato alla Camera dei Deputati dopo le elezioni del 1953, nello stesso anno gli è conferita la medaglia d’oro al valore militare per la partecipazione alla guerra Partigiana. Nel 1963 è eletto vice presidente della camera, cinque anni più tardi ne diviene presidente. Rassegna le dimissioni dopo il fallimento dell’unità socialista tra PSI e PSDI, dimissioni respinte da tutti i gruppi i quali lo riconfermeranno nell’alta carica nel 1972 e fino alla chiusura anticipata delle camere del 1976.
All’indomani di quella consultazione torna a Montecitorio come deputato socialista l’8 Luglio del 1978 ed è eletto Presidente della Repubblica, carica che ricopre per il settennio 1978 – 1985. La presidenza di Sandro Pertini, personalità mitica del socialismo italiano, allievo prediletto di Filippo Turati, medaglia d’oro al valore militare nella guerra di liberazione contro il nazifascismo, è considerata il più alto punto storico d'immagine della vita delle nostre istituzione democratiche. Il settennio di Sandro Pertini è stato un settennio di grande prestigio per la Repubblica Italiana. Pertini aveva già alle sue spalle una vita avventurosa ed eroica. Aveva già reso un gran numero di servizi al proprio paese, alla causa della libertà, della democrazia e del socialismo.
È stato interprete autentico e sincero di questa società, la sua testimonianza un messaggio alle nuove generazioni sulla rettitudine.
Con la presentazione del libro “Gli Impertinenti” simbolicamente ci vogliamo unire all’applauso di tutti gli italiani per il loro Sandro, amata figura di padre della Repubblica, che resterà a lungo un esempio e un riferimento per chi ha a cuore la qualità dei rapporti tra le istituzioni e il paese”.
bas 02