A Melfi evento per approfondire la conoscenza su Giuseppe Lupo

Con un evento organizzato dal Liceo Scientifico “Federico II di Svevia” e dal Liceo Artistico “M. Festa Campanile”, con la collaborazione dell’IPSAR Istituto Alberghiero, si è approfondita a Melfi la conoscenza su Giuseppe Lupo.
Atellano di nascita nel 1963, milanese di adozione dalla laurea in Lettere moderne nel 1986, Lupo è considerato uno studioso serio che ama approfondire il confronto interdisciplinare tra la letteratura e i fenomeni espressivi di arti figurative, architettura, design industriale e pubblicità. Lupo dedica parte della sua analisi alla produzione letteraria meridionale con particolare attenzione al rapporto tra antropologia e romanzo, alla presenza del mito e della tradizione antica nei percorsi della modernità novecentesca e ricerca i fenomeni relativi alle due culture, la presenza della letteratura in senso lato nei processi di sviluppo industriale, al confronto tra utopia e cultura industriale tra la fine degli anni Quaranta e la fine dei Sessanta.
“Oggi è una giornata molto importante per la nostra terra e per le scuole del territorio che hanno la possibilità di discutere e conversare proprio con Giuseppe Lupo – ha detto l’assessore all’Istruzione del Comune di Melfi, Rosa Masi.
Il romanzo “L’ultima sposa di Palmira”, finalista alla 49esima edizione del Premio Campiello e vincitore del Premio Vittorini- ha ricordato Masi – ha come sfondo il terremoto del 1980 in Irpinia e Basilicata e narra tradizioni e culture, creando un mondo suggestivo, a metà tra sogno e realtà e reinventando la storia con il linguaggio del mito. Una città, Palmira, che “prende il nome da una donna, ventre accogliente, che genera vita, luogo dove si fondono i vivi e i morti. Questa catastrofe ancora viva non solo nel ricordo, ma tuttora purtroppo presente nel tessuto urbanistico dei paesi lucani e di Melfi stessa”.
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