A Matera ‘Cultura x Sviluppo', domani appuntamento conclusivo

 Prosegue il Matera Cultural&Creative Forum, manifestazione sostenuta dall’Ufficio Sistemi culturali e turistici Cooperazione internazionale della Regione Basilicata e promosso da IKAM Centro Studi & Ricerche, dal 14 al 17 giugno, presso Le Monacelle. Il programma del pomeriggio ha visto la presentazione di “Pitch di progetti di imprenditorilità-innovazione” del Contamination Lab, mentre il noto attore Ettore Bassi ha raccontato la sua esperienza di vita. Nella giornata di domani le attività termineranno con un ‘caffè con l’artista’ Iskra Menarini, alle ore 17, per raccontare come fare impresa in modo alternativo nel mondo dello spettacolo. 
Lo fanno sapere gli organizzatori in una nota in cui sottolineano che: “Il valore della performance, ma soprattutto la capacità di creare valore all’interno dei contesti generando partecipazione: sono questi i temi posti al centro della riflessione internazionale sui modelli di sviluppo prodotti dalla knowledge economy e dibattuti all’interno dell’evento”. 
Nel riportare le parole della professoressa Paola Demartini, dell’Università Roma Tre, nella nota si legge inoltre che: “Occorre riflettere su cosa debba essere e cosa significa mettere a valore un evento affinché possa risultare un connubio fra passione e mente. Oggi le iniziative culturali partecipative sono molto diffuse e c’è molto interesse in questo settore; il motore di queste attività è la valorizzazione del cultural heritage attraverso una logica win win. Le precondizioni sono la fiducia; infine occorre appuntare l’attenzione sui sistemi di valutazione andando oltre il performance management, proponendo il pleasurement, ovvero un sistema di monitoraggio di processo basato sulla tensione continua”. 
Nel riferire quanto detto dal professor Giovanni Schiuma dell’Unibas e direttore MCCF, in merito ai necessari cambiamenti affinché tutto ciò divenga realizzabile, nella nota si legge infine che: “Si deve andare oltre i tradizionali schemi mentali adottando nuovi comportamenti che possano creare sviluppo. Perché prima delle risorse tangibili occorrono risorse intangibili, capacità di intrapresa. La cultura è frutto di un processo stratificato nel tempo e nessuno può cambiarla d’improvviso. Ai tavoli delle varie sessioni abbiamo voluto chiamare soggetti che sono deputati a fare cultura, quindi l’università, il soggetto pubblico, gli operatori, affinché la trasversalità delle presenze diventi proficua per la contaminazione di buoni, generando azioni e interventi”.
  

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