Riflettori di “CinemadaMare” sono puntati sulla produzione cinematografica lucana, sui cineasti che operano nella nostra regione e sugli autori che dedicano i propri sforzi all’analisi del forte legame tra la nostra terra e i film. Tra questi i giornalisti tursitani Salvatore e Leandro D. Verde, che presentano proprio a Guardia Perticara il loro saggio nel corso della quarta serata del festival, diventato negli anni “più grande raduno di giovani registi nel mondo”.
“La diegesi filmica lucana e l’immagine cliché della Basilicata”, questo il titolo del lavoro dei Verde, padre e figlio, è un testo che offre una riflessione sull’immagine della Basilicata veicolata dal cinema. La presentazione dello studio, con l’artista Vincenzo D’Acunzo, autore della copertina, si avvarrà del contributo del caporedattore lucano della Gazzetta del Mezzogiono Mimmo Sammartino e del giornalista Rai Luigi Di Lauro, presidente di “Matera città del Cinema”.
A seguire la proiezione del film “Atton’m”, del regista Andrea Volpini, con l’introduzione di Di Lauro che lo ha prodotto. La serata, dalle ore 21, si animerà con la proiezione di altri quattro cortometraggi in gara, sottoposti alla valutazione della giuria popolare che decreterà il vincitore e parteciperà alla fase finale di Nova Siri. Questi i film in programma nel concorso della Main Competition: “Curiosity Kills”, di Sander Maran (Estonia); “Cual es el precio?”, di Sergio Yunta (Spagna); “Papa se ha ido”, di Sonia Sebastian (Spagna); “I feel lost” di Juan Manuel Aragon (Spagna). Per quanto concerne il festival, accede alla fase finale il corto “Adagio” di Marimar Pilego Herreiro (Messico), che ha incontrato i favori del pubblico nella serata di sabato.
Intanto, già da quattro giorni, i filmmaker provenienti da 40 Paesi del mondo si sono messi all’opera per i girare film in tutta l’area del Sauro, coinvolgendo persone del posto in attesa che la visione dei loro lavori sia offerta al pubblico il 31 luglio, con la premiazione dei più interessanti.