Il patriottismo tricolore ha contagiato anche i Maestri del Lavoro di Basilicata che hanno deciso di celebrare la tradizionale Festa del 1° Maggio, in occasione della consegna delle Onorificenze ai nuovi insigniti per il 2011, con la coccarda tricolore appuntata sul petto.
Un piccolo ma significativo gesto – si legge in un comunicato – dei Maestri del Lavoro Lucani da dedicare ai festeggiamenti di questo tormentato ( per alcuni atteggiamenti tendenti a non volerne la festività) Centocinquantenario Dell’Unità del Paese.
La proposta, avanzata dal Console Regionale MdL Antonio Papaleo, “ha trovato disponibili ed entusiasti i Consolati Provinciali di Potenza e di Matera, con i rispettivi Consoli MdL Raffaele Gifuni e MdL Nino Salvatore, che hanno immediatamente impegnato il Tesoriere Regionale MdL Rocco Laguardia a farsene concretamente carico per la buona riuscita della iniziativa e per la sensibilizzazione verso tutti i Maestri che numerosi, come sempre , saranno presenti alla toccante manifestazione”.
Intanto, del 150° dell’Unità d’Italia se ne parlerà nei Direttivi Provinciali dell’Associazione Maestri del Lavoro convocati per il 16 marzo p.v. a Potenza e il 24 marzo p.v. a Matera , laddove saranno approfondite le tematiche dell’Unità , specie alla luce del contributo dato dalle genti lucane , tra le prime a sollevarsi contro lo Stato Borbonico, già con i Moti Carbonari del 1821 e 1822 , con i Caduti, come ricordato recentemente a Calvello dal Prof. D. Andrea, e che culminarono con la sollevazione del 18 Agosto 1860. Una sollevazione che, come ci ricorda la Storia, non fu solo di intellettuali ma fu partecipata da artigiani e modesti lavoratori, animati dall’amor patrio e per la realizzazione di una Italia unita.
Un monito a cui i Maestri del Lavoro di Basilicata vogliono continuare ad ispirarsi, – conclude la nota – specie in questa difficile stagione fatta di divisioni e con i tanti pericoli sottesi alle forti disuguaglianze fra i diversi territori in cui l’Italia si suddivide, in ragione delle realtà regionali, che dovevano e devono rappresentare una ricchezza, ma che troppo spesso vengono impropriamente intese come differenze fra popoli.
BAS 05