Il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, ha telefonato al direttore dell’ufficio postale di via Giustino Fortunato di Policoro, segnalandogli un disservizio grave per gli utenti, soprattutto il ceto produttivo della città di Policoro: il recapito di avvisi di raccomandate o giacenza di pacchi. “Ho registrato –osserva- molti disagi nel tempo di cittadini i quali sono costretti a recarsi presso gli sportelli del locale ufficio postale a ritirare la posta. Tutto ciò non fa altro che ingolfare l’ufficio postale, di per sé già oberato di lavoro con file che in alcuni giorni per smaltirle c’è bisogno di ore. Questa mia lamentala nasce da una considerazione semplice: se si paga un servizio è giusto che come controprestazione ce ne sia uno almeno proporzionale visto che esso è a pagamento. In pratica lo prevede il sinallagma contrattuale dal momento che le raccomandate vengono pagate dal cittadino, dopo aver fatto la coda, il quale vorrebbe evitarne una seconda. Infatti gli incaricati del pubblico servizio anziché consegnare tutta la posta brevi manu, e quindi anche l’eventuale ricevuta di ritorno, all’utente gli viene lasciato, come se fosse una sorta di notifica, nella cassetta della posta l’avviso di andare a ritirare: telegrammi, ricevute di ritorno o semplici pacchi di piccole dimensioni allo sportello. Non reputo questa procedura degna di rispetto per il cittadino né di uno Stato civile e moderno di un servizio così delicato per la quotidianità della nostra vita sociale ed economica. Da qui la mia presa di posizione contro questo disservizio mettendo al corrente il direttore di questa mia rimostranza. Il quale prontamente mi ha inviato una nota tramite fax con la quale ha già messo al corrente Poste italiane Spa, sede di Matera, di sensibilizzare gli addetti al recapito alla consegna nelle rispettive abitazioni del destinarlo, quando si trova nella propria abitazione, di tutta la posta al fine di snellire il carico di lavoro degli sportellisti”. (G.E.)
BAS 05