“Oltre che fuori luogo la nota della portavoce del movimento “Io Amo la Lucania” sui Piot, risulta alquanto singolare e sorprendente nei suoi contenuti”.
Nicola Manfredelli e Vincenzo Ostuni, rispettivamente Presidente del Gal e del Pit del Marmo Melandro che hanno curato la predisposizione del Progetto Piot nell’area della Basilicata nord occidentale respingono con decisione l’idea di voler indirizzare soltanto verso alcune particolari aree le risorse per lo sviluppo turistico.
“Non solo sfugge, al movimento di Magdi Allam e di Navazio, l’elementare considerazione che le possibilità di sviluppo anche delle aree cosiddette forti del turismo lucano risiedono nella possibilità di ampliare l’offerta attraverso il potenziale attrattivo delle aree interne, ma addirittura, si arriva a far propria la contraddizione della strategia delle cosiddette 4M, giustamente superata dalla Regione nell’ambito di un progetto di maggior respiro in grado di valorizzare le risorse dell’intero territorio. Il Presidente De Filippo, già nel corso delle Conferenze programmatiche svolte sul territorio aveva raccolto positivamente le sollecitazioni provenienti dagli operatori locali che, come nel caso del Marmo Melandro, attraverso il Piot portano a mettere a valore alcuni forti e riconoscibili tematismi di natura regionale e interregionale, capaci di intercettare le nuove tipologie di sensibilità turistica e di sviluppare forme innovative di ricettività finalizzate a destagionalizzare la domanda.
L’obiettivo ambizioso che si intende perseguire con l’attuazione del progetto Piot “Antica Lucania | Gusto – Natura – Cultura” è quello di raddoppiare, nel triennio 2010-2012 il numero delle presenze dei turisti nell’area del Marmo Melandro, raggiungendo il limite dei 50.000 turisti, rispetto ai circa 24.000 che si registrano attualmente. Altro che esclusione dai Piot delle aree interne, come in modo sibillino lascia intendere Io Amo la Lucania, sulla base del concetto puramente ragionieristico del numero dei posti letto e delle strutture ricettive. Al movimento Io Amo la Lucania sfugge anche il concetto della multipolarità del territorio, essenziale per chiunque abbia veramente a cuore il bene comune di tutti i lucani e non di quella parte più utile ai partiti e ai movimenti politici. Evidentemente, la presa di posizione del movimento di Magdi Allam e di Navazio nasconde e tradisce l’intenzione di connotare il movimento stesso come “Io amo il nord-nord”, abbandonando, inspiegabilmente a se stessi, interi territori”.
(bas – 04)