PIETRO BASENTINI, IL CANTASTORIE OGGI A POTENZA

I cantastorie esistono ancora. Portano le note e le storie del sud. Portano le lingue popolari. Come fa a Potenza l'artista Pietro Basentini. «Cant’ canzon’ e cunt’ del Regno delle due Sicilie» è il titolo del suo concerto che si tiene oggi pomeriggio (ore 17.30) al Museo provinciale, in via Ciccotti, nella città capoluogo. E' il racconto della storia del Risorgimento italiano ma guardata con gli occhi dei vinti, dei subalterni. Dei contadini che, prima hanno vissuto l'illusione di una possibile nuova libertà, e poi si sono ritrovati delusi e disillusi per la piega che le vicende andavano assumendo. Una piega che non premiava per la precisione braccianti e contadini.

Pietro Basentini, che è nato, vive e lavora nella città di Potenza, racconta queste vicende, affascinanti e dolorose, con la sua voce e le note della sua chitarra. Come nella migliore tradizione dei cantastorie di tutti i Sud del mondo. L'artista si è interessato da sempre della ricerca e della espressività della canzone popolare lucana con un ricco repertorio che ha portato nei teatri di tutta Europa (da Parigi ad Amsterdam, da Copenaghen a Stoccolma, da Monaco a Zurigo, ad Amburgo, a Francoforte, e in altri posti ancora). Con lui va in scena anche il chitarrista Clemente Giusto.

Anche in Italia ha fatto conoscere la sua arte e il suo repertorio. Si è esibito nel corso di trasmissioni televisive della Rai (nel 1980, tra l'altro, proprio la Rai gli dedicò il cortometraggio «Una nuvola di sogni»). Il suo spettacolo musicale «Un due e tre, fanti briganti e re» ha partecipato al Festival di Caserta Vecchia “Settembre al Borgo” nel 1978. Pietro Basentini ha inciso, con la casa discografica Fonit-Cetra, la raccolta «Terra d'argilla e di ginestre» e con la Fly Records «Un due e tre, fanti Briganti e re».

Basentini è anche appassionato ricercatore. In questa veste, nell'ormai lontano 1964, ha pubblicato con Aldo La Capra: «L'assenza imposta» con il Gruppo Editori-Napoli., mentre nel 1986 con Irene Grenci ha dato alle stampe «La canzone popolare e civile in Basilicata». La presentazione del volume fu curata dal primo rettore dell'Università degli studi della Basilicata, professor Cosimo Damiano Fonseca. Nel 1999, in occasione del bicentenario della Repubblica Napoletana, ha vinto il Primo premio nazionale, bandito dalla Regione Basilicata, con una commedia musicale «La breve illusione». Nel 2000, dopo circa 40 anni dalla prima mostra, è tornato alla pittura con una personale nella Cappella dei Celestini a Potenza, dove, nel 2002 ha allestito la sua seconda personale.

Cambiano i linguaggi espressivi (canzoni, pittura, ricerca), ma per Pietro Basentini restano, nel volgere del tempo, due cose che non possono cambiare: il suo sguardo verso il Sud, verso la sua terra, verso il mondo popolare; e poi la voglia di raccontare quesa vicenda. Un cantastorie non chiede che questo.

(A.S.-BAS01)

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