Pici e Rosa su bilancio 2009 aziende sanitarie Pz e Mt

A tutt’oggi – dichiarano i consiglieri del Pdl – la Giunta regionale, non ha ancora approvato i documenti delle due Aziende, e non si ha notizia delle proposte di riequilibrio, nonostante l’entità delle perdite impongono provvedimenti immediati”

“A tutt’oggi – dichiarano i consiglieri del Pdl – la Giunta regionale, non ha ancora approvato i documenti amministrativo-contabile delle due Aziende, e non si ha notizia delle proposte di riequilibrio, nonostante l’entità delle perdite impongono provvedimenti immediati”
“Uno stato di diritto è tale se le leggi sono rispettate. Leggi che vanno fatte rispettare soprattutto da chi ricopre incarichi pubblici e di responsabilità nelle Istituzioni. Un assioma universalmente riconosciuto che può sembrare banale rimarcarlo ma purtroppo è sempre meglio ricordarlo, specie, quando riguarda uno dei settori più delicati per i cittadini: la Sanità”.

Ad affermarlo i consiglieri regionali del Pdl Gianni Rosa e Mariano Pici, i quali fanno notare che “la Legge regionale n. 34, del 27/03/1995, che disciplina la contabilità e la gestione del patrimonio e del controllo delle ex Aziende Sanitarie Unità sanitarie locali e delle Aziende Ospedaliere stabilisce all’art. 25, comma 2, che ‘il bilancio di esercizio è deliberato dal direttore generale entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello cui si riferisce ed è trasmesso alla Giunta regionale per il seguito di competenza (…)’.
All’art. 31 comma 2 è precisato che “in caso di perdita il direttore generale, in accompagnamento del bilancio di esercizio, deve formulare una proposta che indichi le modalità di copertura e come riequilibrare la situazione economica (…)”.

“Ebbene – sottolineano i due consiglieri – nel 2009, le Aziende Sanitarie di Potenza e Matera, figlie di una riforma finalizzata alla migliore organizzazione e alla razionalizzazione della spesa, hanno chiuso in perdita il loro bilancio, la ASP (Potenza) per 17 milioni di euro e l’ASM (Matera) per 24 milioni di euro. A tutt’oggi la Giunta regionale, non ha ancora approvato il bilancio 2009 delle due Aziende, non si ha notizia delle proposte di riequilibrio, nonostante l’entità delle perdite impongono provvedimenti immediati. Ci meraviglia anche l’assoluto silenzio del Presidente De Filippo e dell’Assessore Martorano, quest’ultimo era sembrato così attivo nei primi mesi di carica, quando dichiarava che i conti della sanità erano a posto e sotto controllo. Negli ultimi mesi, abbiamo sentito tante affermazioni sulla sanità lucana, abbiamo assistito a proteste popolari persino in Consiglio, a lamentele di medici, farmacisti e associazioni di categoria. Eppure, l’attuale assessore era stato nominato per infondere nell’elefantiaca burocrazia elementi di novità e spirito manageriale, risanare le perdite causate dalla pessima gestione del passato, e aveva ereditato una gestione ricoperta, in un recente passato, dal Presidente De Filippo.

“Il recente movimentismo – continuano Rosa e Pici – sembra svanito, non abbiamo avuto nessuna informazione circa il piano di rientro del deficit delle Aziende Sanitarie e neanche una parola circa la mancata approvazione dei relativi bilanci 2009. Chiediamo il perché di questi gravi ritardi che vanno in violazione di una normativa regionale chiara, ed esprimiamo un forte dubbio: che oltre alla mancanza di una politica sanitaria mossa da una strategia e una reale conoscenza dei problemi che causano queste perdite, ci sia una precisa volontà politica di mantenere il totale riserbo sulla questione, celando tutto all’opinione pubblica”.

“E’ per questo motivo – concudono gli esponenti del Pdl – che chiediamo, pubblicamente, cosa si nasconde dietro la mancata approvazione, che dovrebbe essere già avvenuta da mesi. Il Presidente De Filippo e l’Assessore Martorano devono dare una risposta chiara e precisa, evitando, anche questa volta, le dichiarazioni a metà e le reticenze, nella speranza che, poi, qualcuno dimentichi. Si assumano le responsabilità politiche ed istituzionali del loro ruolo e ci facciano sapere la verità”.

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