“Il documento conclusivo della X Conferenza dei piccoli Comuni, a Riccione, con la richiesta dell’avvio di tavoli immediati di confronto con il Governo e le Regioni per affrontare il tema della gestione associata in maniera sensata e condivisa, rilancia in Basilicata il processo di riforme istituzionali che, dopo la riduzione del numero delle Comunità Montane, ruota intorno all’istituzione delle Comunità Locali”. E’ quanto sostiene Antonio Flovilla, coordinatore regionale Rosa per l'Italia verso il Partito della Nazione.
“Specie per la nostra regione che conta almeno il 70% di piccoli comuni il futuro dei municipi minori – aggiunge – è legato al processo di associazionismo per meglio gestire i servizi civili e primari per i cittadini ma senza imposizioni e quindi non certamente nel modo in cui il governo intende procedere attraverso modalità obbligatorie di associazioni e di gestione dei servizi erogati alole comunità locali. Il blocco del personale, l’incertezza delle risorse e la necessità di una legislazione differenziata per i piccoli Comuni – continua Flovilla – restano i tre nodi da sciogliere specie se non vogliamo assistere passivamente al progressivo spopolamento dei piccoli comuni e di montagna. L'Unione dei Comuni o le Comunità Locali rappresentano pertanto una risposta operativa che arriva dal mondo dei Comuni, che però per funzionare ha bisogno oltre che dell'impegno degli amministratori a superare campanilismi, ormai fuori da ogni logica politico-istituzionale, di risorse finanziarie adeguate. Sono certo che nella nuova fase autunnale che attende la Giunta regionale e la coalizione di governo regionale, le riforme istituzionali e le questioni specifiche riferite ai Comuni per completare il disegno di modifica delle Comunità Montane troveranno la giusta attenzione e quindi il massimo impegno. Solo se saremo capaci di costruire il progetto di una gestione associata dal basso, sarà possibile coniugare l’autonomia locale con il benessere delle comunità locali”.
(bas – 04)