"In merito a quanto emerso nei giorni scorsi relativamente al seminario che la segreteria regionale ed il gruppo consiliare del Pd hanno promosso per il 31 gennaio, è utile chiarire che la discussione consisterà in un approfondimento sulla fase che vive la Basilicata alla luce dei processi nazionali, in modo particolare il federalismo fiscale, con il contributo di importanti economisti quali Giannola e Bianchi". Lo specifica, in un comunicato stampa, il coordinatore della Segreteria regionale del Pd, Ignazio Petrone.
"Dopo l’approvazione della finanziaria regionale ed alla luce delle importanti riforme nell’agenda del governo regionale, il Pd ha inteso promuovere – aggiunge Petrone – un momento di confronto al quale sono stati invitati a partecipare tutti i componenti della direzione regionale, organismo statutario del partito, eletto dall’assemblea regionale, legittimata dal voto degli oltre 66000 lucani che hanno partecipato alle primarie del Pd.
Si tratta dell’avvio di una riflessione approfondita sulle prossime sfide della Basilicata, che si svilupperà in seguito intrecciando il lavoro che in questi mesi hanno prodotto i forum tematici e poi coinvolgendo la partecipazione aperta dei livelli territoriali.
È evidente che la riflessione del Pd si muove in sintonia con quanto discusso al tavolo del centrosinistra che nell’ultima riunione ha assunto l’impegno di avviare nelle prossime settimane un confronto forte sul futuro della Basilicata e sulla funzione che la coalizione è chiamata ad esercitare.
Oggi più che mai, dentro una fase di pesante sfiducia dei cittadini nella politica, aggravata dalle ultime vicende che riguardano il Presidente del Consiglio dei Ministri, i partiti devono saper recuperare la propria funzione di guida strategica".
Per Petrone "il seminario del Pd regionale ha proprio questo senso di fondo. Riflettere seriamente sul futuro della Basilicata. Definire un orizzonte lungo dentro il quale inquadrare la nostra azione. Sarebbe un peccato che questo obiettivo fosse oscurato da inutili polemiche su presunti conclave o peggio ancora sul gioco di chi partecipa e chi no".
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