“Nel leggere oggi i servizi giornalistici sulla conferenza stampa del gruppo Pdl alla Regione sulla questione petrolio sorge spontanea una domanda: ma i consiglieri del Pdl hanno abitato sinora sulla luna?”. E’ il commento-interrogativo del capogruppo di IdV alla Provincia di Potenza Vittorio Prinzi per il quale “il cosiddetto pacchetto di nove quesiti alla base della cosiddetta operazione verità riguardano temi affrontati in numerose occasioni nel corso degli anni. Prendiamo atto che il gruppo consiliare del Pdl ha scoperto l’acqua calda. Meglio tardi che mai specie, ci auguriamo, per quanto potrà fare nei confronti del governo “amico” per concretizzare, una volta per tutte, il tanto promesso “bonus benzina”, di cui siamo sempre in attesa di conoscere l’entità e le modalità di erogazione, soprattutto superando gli ostacoli veneto-leghisti. Ma proprio per dare risposte efficaci alle questioni ambientali, di tutela della salute e del territorio, riteniamo che l’attenzione politico-istituzionale – sottolinea Prinzi – debba essere concentrata, oltre che sull’avvio operativo dell’Osservatorio Ambientale di Marsiconuovo, sulla rinegoziazione dell’accordo ENI-Regione, e tra tutte le altre cose, come l’aumento delle royalties, riteniamo che la cosa più importante da rivendicare sia l’impiego da parte della compagnia petrolifera nell’attività di coltivazione degli idrocarburi della tecnologia migliore e più avanzata possibile al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente e sulla salute. La sfida continua sapendo che dalle popolazioni del territorio e dalle responsabilità politiche dipende rendere minimi i danni e massimi i benefici derivanti dal petrolio. Dobbiamo senza alcun dubbio fare di più per trattenere ed occupare i nostri giovani, rivendicando interventi più efficaci per il lavoro. Il Centro di formazione, annunciato da Assomineraria per i primi mesi del nuovo anno in Val d’Agri, pertanto si carica di aspettative che non devono essere deluse anche per il ruolo che è chiamata a svolgere la Fondazione Mattei soprattutto per i neo laureati. Inoltre – dice Prinzi – è necessario sostenere il Contratto di Sito proposto da sindacati e lavoratori che punta a tutelare i posti di lavoro nell’attività legata all’estrazione di petrolio in Val d’Agri nei casi di subentro per commesse e prestazioni di servizi. Si tratta dunque, attraverso un’azione sinergica Regione, Provincia, Comuni, sindacati e lavoratori – continua il capogruppo Idv – di stanare il management Eni dalla posizione di ambiguità perché assuma la responsabilità che le deriva dall’utilizzo delle nostre risorse energetiche. Il rinnovo dell’Accordo di Programma Regione-Eni-Governo è pertanto l’occasione per ottenere atti concreti da parte dell’Eni non soltanto limitati ad un incremento della percentuale delle royalties riconosciute alla Regione ma per fare un decisivo passo avanti verso l’istituzione del Distretto Energetico Lucano”.
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