“La creazione del più volte promesso Distretto Energetico in Val d’Agri con una spesa di 30 milioni di euro a cui aggiungere il 20% delle royalties e la proposta all’esame della X Commissione Industria del Senato per un aumento delle royalties a favore della Regione e dei Comuni sono indubbiamente due buone notizie per cominciare bene il nuovo anno, ma prima di “cantare vittoria” per l’accoglimento di proposte che appartengono da sempre al “popolo del petrolio”, il Csail preferisce vigilare sulla loro fase di attuazione”. E’ il commento di Filippo Massaro, presidente del Csail.
“L’approvazione del Piear, in particolare – dice Massaro – contiene elementi fortemente contradditori e privi di una strategia fondata sull’aspetto che a noi sta più a cuore: come tradurre in benefici reali per le popolazioni dei comprensori petroliferi della Val d’Agri e del Sauro le grandi opportunità delle risorse energetiche (e non solo petrolio e gas). Per questa ragione, “scottati” dalle esperienze negative di tanti “carrozzoni” realizzati intorno al petrolio, attendiamo di conoscere in dettaglio i programmi del Distretto Energetico per valutare quanti posti di lavoro intende realmente favorire, quali tipologie di imprese, quali progetti di innovazione. Siamo particolarmente diffidenti rispetto all’istituzione del cosiddetto Parco dell’Energia perché abbiamo già toccato con mano le delusioni del Parco Val d’Agri-Appennino Lucano per pensare ad un altro Parco sia pure con funzioni diverse. La Basilicata già terrà di Parchi e riserve naturali – afferma Massaro – non può continuare ad essere concepita come una grande riserva indiana.
Quanto invece al ddl per l’aumento delle royalties siamo favorevoli ovviamente ma vorremmo che si introducessero meccanismi di controllo della spesa perché oltre alla quantità si badi con attenzione – conclude il presidente del Csail – alla qualità degli interventi”.
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