Pepe (Cgil) su intesa apprendistato

"Ieri il Consiglio dei Ministri ha recepito l'intesa unitaria raggiunta tra le parti sociali, lo scorso 11 luglio, sulla riforma dell'apprendistato.Un passo importante in direzione del riconoscimento di un percorso che non può rappresentare solo anni di precariato ma deve condurre, attraverso una adeguata formazione, ad un collocamento stabile nel mondo del lavoro, frutto dell'impegno dei soggetti sociali che hanno praticamente “costretto” il Governo a negoziare e a raggiungere una intesa anche con le Regioni. L'apprendistato rimane l'unico contratto a causa mista in cui saranno previste 120 ore di formazione che permetteranno all'apprendista di avere un bagaglio di competenze di base e trasversali". Lo afferma il segretario generale dela Cgil lucana, Antonio Pepe.
"Secondo le nuove norme, la sua durata non potrà superare i tre anni (rispetto ai 6 attuali), e cinque per le figure del mondo dell'artigianato. Inoltre, sarà un contratto stabile se nessuna delle parti esercita la facoltà di recesso, al termine del periodo di formazione, in modo da consetire la prosecuzione del rapporto come ordinario e a tempo indeterminato.
Viene rispristinato, in maniera corretta, il repertorio delle professioni e la certificazione pubblica, oltre la conferma di una quota di apprendisti per poter procedere a nuove assunzioni.
C'è da sottolineare, altresì, che il contratto nazionale – ha concluso Pepe – è l'unico titolato ad intervenire sulla materia. Ora bisogna lavorare per superare alcuni punti critici, come la sbagliata concorrenza degli attuali stage e tirocini che bisogna regolare nuovamente, in modo da consentire l'entrata in vigore dell'apprendistato e l'armonizzazione della legislazione regionale in materia".
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