“La chiarezza per la costituzione di coerenti alleanze politico-programmatiche in vista delle elezioni regionali di fine marzo ha una stretta relazione con i comportamenti etici che, almeno per noi, non sono certamente un elemento secondario”.
A sostenerlo è il coordinatore regionale vicario del Pdl sen. Egidio Digilio, sottolineando che “il Pdl non è un autobus dal quale uscire o nel quale entrare a secondo della fermata che si preferisce. Atteggiamenti di trasformismo non possono essere tollerati soprattutto dall’elettorato di centrodestra che ha creduto nell’allargamento della coalizione in occasione delle precedenti consultazioni elettorali amministrative e che non ha condiviso, a distanza di qualche mese, repentini cambiamenti di schieramento, pur rispettandone la piena autonomia e senza alimentare polemiche che invece sarebbero state più che giustificate. Pertanto, adesso che si sta precisando la scelta di movimenti e partiti centristi – dice Digilio – e quindi si diradano le nebbie sulla condivisione del progetto del Pdl non saranno certo consentiti nuovi trasformismi più o meno mascherati. La “discriminante” dunque, almeno per quanto ci riguarda, non può che essere quella di valutare alleanze politico-programmatiche di partiti e movimenti intorno al nostro progetto e al nostro candidato presidente ma non di singoli esponenti che tra l’altro hanno assunto comportamenti di forte ambiguità. Ciò anche per dare il legittimo riconoscimento ai consiglieri regionali in carica che hanno svolto il proprio mandato nel massimo dell’impegno e della condivisione del progetto del Pdl resistendo alle “sirene” vecchie e nuove del Pd e al “richiamo del sottopotere”.
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