“Il progetto di adeguamento del Parco Baden Powell, al rione Verderuolo di Potenza, in gran parte già portato a termine dalla Provincia di Potenza, è l’esempio migliore che è possibile nel capoluogo di regione fare “qualcosa di sociale” e quindi favorire l’aggregazione di bambini, giovani ed anziani”. E’ il commento di Giacomo Nardiello, componente della segreteria e della direzione nazionale del Pdci-Fds.
“C’è anche un altro elemento significativo: il coinvolgimento – dice Nardiello – di una cooperativa sociale che è formata da persone che vivono situazioni di disagio personale e che hanno diritto di lavorare e stanno producendo il massimo impegno per bonificare l’area verde e renderla idonea ad ospitare i cittadini. Per il recupero totale del Parco siamo adesso in attesa della completa trasformazione della palazzina – nella quale ho fatto la mia prima esperienza di lavoro, da infermiere del vecchio San Carlo – a centro di lettura e in generale centro culturale per giovani e per l’intera città. Dobbiamo dare atto all’Amministrazione Provinciale, al Presidente Lacorazza, alla giunta provinciale e all’intero centrosinistra – aggiunge l’esponente del Pdci-FdS – di aver dato un segnale forte di impegno sociale, quello stesso segnale che invece non proviene dall’Amministrazione Comunale di Santarsiero. In proposito, non può che essere profonda la delusione sull’esordio della giunta comunale bis che dopo aver estromesso, senza alcuna motivazione politica, i comunisti dall’esecutivo, vive alla giornata, con atti di ordinaria amministrazione senza affrontare le priorità sociali rappresentate da Bucaletto e dai quartieri cosiddetti popolari e di periferia i cui residenti sono abbandonati a se stessi. Le critiche di questi giorni sull’estate in città sono piuttosto eloquenti. Eppure il sindaco ossessionato per il “fiato sul collo” dei comunisti, adesso che se n’è liberato, dovrebbe stare tranquillo e far lavorare vecchi e nuovi assessori senza continuare ad accentrare nelle sue mani ogni funzione. Ma l’esperienza insegna che – afferma Nardiello – quando invece che allargare la partecipazione politica, essa si restringe alla “cricca di amici” i risultati sono quelli di avere tempo, idee e soldi solo per le manifestazioni celebrative e la “cultura borghese”. Santarsiero, che già da presidente della Provincia ha licenziato un assessore comunista (Rosalba Di Tolla), perché lavorava troppo bene, sembra dunque colpito dalla sindrome dei comunisti e, come Di Pietro ogni mattina quando si sveglia guarda nel suo armadio per trovare tracce berlusconiane, il nostro sindaco fa altrettanto nel suo armadio di casa alla ricerca di quanti non sono disponibili a tapparsi occhi e orecchie”.
(bas – 04)