Con una interrogazione all’Assessore al ramo il presidente del gruppo regionale del Pdl chiede anche di porre immediato rimedio alle cause scatenanti l’inquinamento delle acque e dell’aria
“Da notizie di stampa – riferisce Pagliuca – si apprende, in virtù della denuncia del Comitato ‘Diritto alla Salute’ di Lavello, che l’inceneritore ‘La Fenice’ continua ad inquinare. Sempre dalle medesime notizie di stampa – continua Pagliuca – viene riportato che sul sito istituzionale dell’Arpab sono pubblicati i dati relativi al monitoraggio ambientale del melfese in corrispondenza dei pozzi piezometrici nei pressi dell’inceneritore ‘La Fenice’. I suddetti dati confermano che l’attività dell’inceneritore continua a provocare inquinamento poiché vi sono evidenti tracce che superano abbondantemente i limiti consentiti dalla legge, di nichel e composti organici volatili. Dal 2007 – aggiunge Pagliuca – non è cambiato nulla, anzi i dati evidenziano un sensibile peggioramento dell’attività inquinante dell’inceneritore e tutti gli interventi fino ad oggi posti in essere si sono rivelati assolutamente insufficienti”.
Alla luce di quanto premesso, il consigliere Pagliuca chiede all’Assessorato competente “di considerare quale priorità assoluta ed urgente arrestare l’inquinamento in atto adottando gli opportuni provvedimenti di sua competenza”. Pagliuca chiede, altresì, di conoscere “quali strumenti il Governo regionale intenda mettere a disposizione delle autorità competenti per la verifica dei possibili danni alla salute dei cittadini derivanti dalla contaminazione delle falde acquifere che potrebbe aver avuto ripercussioni sulla catena alimentare derivante dalle produzioni agricole dei terreni circostanti l’area interessata”.