L’Organizzazione Lucana Ambientalista ha appreso "dall’ultimo rapporto rifiuti che l'Autorizzazione Integrata Ambientale per l’inceneritore EDF-Fenice spa é scaduta il 19 ottobre 2010. Nonostante ciò – sostiene – l'impianto continua a bruciare ingenti quantitativi di rifiuti urbani ed industriali, mentre non sono stati resi ancora noti i motivi del recente passaggio di competenza, dalla Procura di Melfi a quella di Potenza, dell’inchiesta sull’inquinamento ambientale provocato dall’inceneritore".
Ad avviso degli esponenti della stessa Ola, "gli ultimi dati sull’inquinamento provocato da Fenice metterebbero in luce, a distanza di due anni, il perdurare di un grave stato di contaminazione delle falde idriche e del suolo. La OLA denuncia all’opinione pubblica, alle amministrazioni locali del Vulture Alto-Bradano ed alle Autorità competenti come si intenda oggi far passare sotto silenzio questa grave situazione che, oltre a mettere a rischio l’ambiente, costituisce una minaccia per la salute delle maestranze e delle popolazioni".
(c.s. bas)