Non bastano, alla Ola, le assicurazioni avute sul progetto della Società Sistema Srl di avviare un impianto pilota di incenerimento a Tito Scalo. La questione era stata sollevata nei giorni scorsi con l'ipotesi che potesse trattarsi di un inceneritore industriale, ipotesi poi smentita dall'assessore alle Attività Produttive, Erminio restaino, che, citando il progetto autorizzato dalla Regione, aveva rivelatoc he si trattava di un'azienda di meccanica id precisione, destinata a costruire componentistica per inceneritori, e che a scopo di ricerca aveva intenzione di metterein esercizio un impianto di dimensioni ridottissime accanto allo stabilimento.
Ora, però, la Organizzazione Lucana Ambientalista ritorna sulla questione evidenziando come sul progetto "sussistano numerose perplessità e legittimi dubbi da parte degli amministratori locali di Tito e delle organizzazioni ambientaliste" e chiede all'assessore regionale Restaino "a cosa serva finanziare ed insediare una industria di questo tipo nell'area industriale di Tito in un sito tra l'altro ancora da bonificare, se non per sviluppare lo smaltimento dei rifiuti industriali ed il business dei rifiuti e dei termovalizzatori?". E cita notizie attinte sul sito della società Sirtis srl pure impegnata a Tito Scalo.