Nomine enti sub regionali, Navazio: la carica dei 5000 + 1

Per il presidente del gruppo consiliare Io amo la Lucania la maggioranza di governo regionale ha perso l’occasione per “dimostrare di non praticare le logiche clientelari”

“Ormai è tutto pronto. Le candidature per le nomine di competenza regionale – afferma Navazio – sono arrivate. Sono circa 5000. Un caleidoscopio di umanità. Una speranza per un gettone, per un obolo. Giovani, meno giovani, professionisti, vecchi politici, alcuni trombati altri ancora in corso, membri di direzione politica, ecc. Un posto non si nega a nessuno. Domani, martedì 19 ottabre, dovrebbe andare in scena la farsa”.

“Avevamo già messo in guardia, lo scorso 1 settembre – ricorda Navazio – in tempi non sospetti, di quello che sarebbe potuto accadere. Avevamo auspicato che potesse essere l’occasione per la maggioranza di governo per dimostrare di non praticare logiche clientelari. E lo chiedevamo anche alle altre forze di opposizione. Invece, il 19 ottobre, sarà l’occasione per dimostrare di praticare le logiche clientelari. Saranno effettuate scelte basate sulla meritocrazia? No. Saranno effettuate scelte basate sull’appartenenza? Si. Una illusione – continua Navazio – le tante chiacchiere, le tante parole che si sono dette nelle piazze. Una rappresentazione di una democrazia ipocrita. Una democrazia che decide, che non arrossisce, fingendo e confidando della ampia partecipazione. Una maggioranza che si sottrae alle proprie responsabilità. Perché è giusto che decida, che indichi, che designi: ma lo faccia senza ipocrisie. E la si smetta di avvolgere, ipocritamente, la decisione di merito. Chi controllerà i curricula, chi controllerà se Tizio si è laureato ad Oxford o se, invece, Caio si è laureato alla università di Rainbow? Quali i pesi professionali? quali le esperienze? quali i meriti? Diciamola tutta. Assistiamo – sostiene il consigliere – ad una ulteriore fase di decadimento della politica. Finiamola. E lo dico anche a chi oggi pensa, solo ad alta voce, di intraprendere un percorso virtuoso, ma è pronto con l’elenco dietro l’uscio della presidenza per la sua quota parcellizzata. 30 a me, il resto a voi”.

“E poi – aggiunge Navazio – c’è la chicca. La nomina del responsabile della struttura della ‘film commission’. Da nomina assolutamente tecnica per un esperto e bravo professionista si sta trasformando in una nomina ‘politica’ di cui tutti già conoscono il nome. Ennesima forma di cooptazione. Tempo fa avevamo scommesso su chi dovesse assumere la guida del neonato ente (un direttore di giornale? un attore? un cineasta lucano o un poeta?). Oggi possiamo ritirare la vincita”.

 

    Condividi l'articolo su: