Navazio su buoni benzina: non è solo un’idea balneare

Il presidente del gruppo consiliare “Io amo la Lucania” sottolinea che “il problema che si pone è come applicare la riduzione alla pompa stante il presupposto che tale misura deve riguardare tutti i residenti della regione”

“Nei giorni scorsi, ma si continua ancora in queste ore – dichiara Navazio – il dibattito sullo sconto sulla benzina ha assunto una deriva che trascura l’essenza del provvedimento. Il famoso articolo 45 della legge n. 99 del 2009 ‘Istituzione del Fondo per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti nelle regioni interessate dalla estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi’, al comma 2, prevede che il Fondo istituito è preordinato alla riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti per i residenti nelle regioni interessate dalla estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi, nonché dalle attività di rigassificazione, anche attraverso impianti fissi offshore. Non credo – sottolinea Navazio – ci sia molto da commentare o da inventarsi”.

“Tuttavia, la tecnica amministrativa scritta – esplicita Navazio – lascia presagire le attività e le finalità della stessa legge. Sono indubbi due punti: il primo è che ci debba essere una riduzione alla pompa dei carburanti, e l’altro che tale riduzione deve riguardare tutti i residenti della regione. Il problema che si pone, quindi, è come applicare la riduzione alla pompa stante il presupposto che tale misura deve riguardare ‘tutti i residenti della regione’. E quella che sembrava, a prima vista, una boutade balneare del governatore De Filippo, può, ragionevolmente, trovare una sua fondatezza, stante il rigore lessicale normativo, e non interpretativo. E quindi, trova la sua logicità l’applicazione dei bonus di benzina, compiendo, anche, una operazione di giustizia sociale che giustifica l’utilizzo delle risorse della nostra regione (beni universali appartenenti a tutti i cittadini)”.

“Si può obiettare – afferma il consigliere – che la riduzione alla pompa dei carburanti riguarda solo chi va a fare rifornimento e, quindi, chi ha almeno un autoveicolo, indi chi ha una patente di qualsiasi tipo (A, B, C e D , ecc..). Come non accorgersi, dunque, che se trasponiamo a livello familiare quella riduzione alla pompa dei carburanti, il bonus benzina riguarderà tutte le famiglie, che sicuramente hanno la proprietà di un motorino, un ciclomotore, un auto, e così via, e quelli che non posseggono nulla (pensiamo, ad esempio, agli anziani o alle associazioni) possono trarre benefici dalla scambio dei bonus, come succede con i buoni mensa in carico nella pubblica amministrazione che possono essere spesi in più esercizi commerciali o ristorativi. L’idea – rimarca Navazio – è, pertanto, convincente”.

“Va approfondito l’argomento della distribuzione di questi bonus. Se Poste Italiane Spa sembra lontana e non interessata a mantenere uffici aperti dovunque – sostiene l’esponente di Io amo la Lucania – il sistema privato della distribuzione, e nella nostra regione ce ne sono di esempi, permetterebbe la creazione di un centinaio di posti di lavoro. L’esperienza della social card degli anni passati ha visto molti utili per le aziende che hanno realizzato la stessa card, molte spese di distribuzione postale che hanno solo fatto lievitare il bilancio di Poste Italiane Spa. Per amore di ideologia la classe meridionale si è sembra divisa, non ha mai fatto azione comune. Qui continuiamo a trastullarci per una notizia che ci fa stare un pochino meglio ma che, di fatto, si è rilevata falsa (se ricordiamo le parole dell’ex ministro Scajola); per una notizia che, se all’inizio è stata sottovalutata e sbeffeggiata, può rivelarsi di buon senso. I tempi che stanno per arrivare – conclude Navazio – presuppongono non una concertazione ma un sforzo di tenere unito il sistema e trovare le migliore soluzioni, altrimenti è inutile fare proclami e poi, appena girato l’angolo, mettersi l’elmetto del facinoroso”.

 

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