Il consigliere di Io amo la Lucania denuncia il fatto che “gli imprenditori lucani non parteciperanno ai 500 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico per la ricerca e le energie rinnovabili”
“Con un comunicato stampa del 6 settembre scorso – ricorda Navazio – il Ministero per lo Sviluppo Economico annunciò che erano ‘in arrivo 500 milioni di euro per le imprese del Mezzogiorno che effettuavano investimenti produttivi innovativi, per la ricerca e le energie rinnovabili’. Peccato – sottolinea il consigliere – che gli imprenditori della Basilicata non potranno partecipare a tale bandi. Infatti, il ministro ad interim dello Sviluppo Economico, Silvio Berlusconi, ha firmato tre specifici decreti destinati alle sole aziende, piccole, medie e grandi, di Sicilia, Campania, Puglia e Calabria”.
“I bandi – riferisce Navazio – che attuano il regime di aiuti introdotto dal Decreto ministeriale del 23 luglio 2009, fanno riferimento ai settori innovativi produttivi: industrializzazione dei risultati di ricerca, utilizzo di tecnologie innovative, energie rinnovabili, efficienza energetica. E nel dettaglio riguardano: programmi di investimento finalizzati all'industrializzazione dei programmi qualificati di ricerca e sviluppo sperimentale, per un importo stanziato di 100 milioni di euro a valere su fondi riguardanti i Programmi operativi nazionali; programmi di investimento finalizzati al perseguimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale (attività del settore alimentare, attività di fabbricazione di apparecchiature elettriche, attività di produzione di biotecnologie) per un importo stanziato di 100 milioni di euro a valere su fondi Pon programmi di investimento riguardanti la produzione di beni strumentali funzionali allo sviluppo di fonti di energia rinnovabili e al risparmio energetico nell'edilizia, per un importo stanziato di 300 milioni di euro su fondi concernenti il Programma operativo interregionale, Poi”.
“Insomma – continua Navazio – ciò che poteva rappresentare un importante traguardo per il dicastero, per il superamento della vecchia logica degli aiuti a pioggia, introducendo di fatto la cultura del risultato, ciò che poteva consentire un impulso al sistema produttivo lucano, viene miseramente meno per gli imprenditori della nostra regione. Un Governo disattento e strabico che non concede il regime transitorio per le regioni come la nostra, che sarebbero state, invece, ammissibili ai sensi dell’obiettivo Convergenza. E, parallelamente, un Governo regionale timido e poco pressante che chiede al ministro ad interim Berlusconi (ma a quando la risposta) di estendere il regime di sostegno transitorio nel nostro territorio grazie all’utilizzo delle risorse liberate della vecchia programmazione 2000-2006. E a questo proposito verrebbe da chiedere al nostro Governo: ma a quanto ammontano veramente? Ma non erano state tutte utilizzate? Intanto – conclude Navazio – noi rimaniamo fermi e le nostre imprese stanno a guardare”.