Il consigliere regionale del Pdl si dice favorevole in merito “alla istituzione di un Osservatorio che tuteli i cittadini dalla scarsa qualità dei servizi loro erogati da aziende a carattere pubblico e privato”
“I cittadini – dice Napoli – sono impotenti rispetto ai disservizi che, quotidianamente, sono costretti a subire per l’inefficienza di aziende che dovrebbero, invece, garantire la qualità dei servizi stessi. Purtroppo, non è previsto neanche un organo istituzionale regionale che possa vigilare sulla qualità non sempre offerta e che viene, di contro, pagata ed, anche, con esborsi non irrilevanti, dagli utenti”.
“Le aziende che operano per conto di Enel, Telecom, Acquedotto Lucano – specifica Napoli – operano off-limits, fuori dalle regole, arrogandosi una extra-territorialità che li protegge da ogni intervento istituzionale. Può succedere – in tal modo – che cittadini, vittime di disservizi quali la mancanza di linea telefonica, di acqua o energia elettrica, per giorni si vedano costretti ad un estenuante confronto con le voci di call-center, spesso, incapaci di fornire risposte puntuali e, soprattutto, di risolvere il problema. Tutto è nelle mani di imprese ed aziende che non tutelano gli utenti. Si pretende il pagamento puntuale delle bollette, ma a questo non corrisponde un puntuale intervento in caso di disservizio. E la politica? Sarebbe forse il caso – sostiene Napoli – di intervenire, con l’istituzione di un Osservatorio regionale sui disservizi delle aziende in grado di avvicinare le istituzioni vicine ai cittadini che subiscono senza avere la possibilità di far valere le proprie ragioni. Non è possibile – continua l’esponente del Pdl – aspettare oltre dieci giorni per l’intervento Telecom per la riparazione di un guasto telefonico. E’ necessario, da parte delle istituzioni regionali, attivare tutti gli strumenti che permettano di intervenire direttamente sull’operato delle aziende, anche attraverso sanzioni, per quanto di competenza, che vadano a garantire diritti e qualità dei servizi”.