Per il consigliere del Pdl, la maggioranza di governo avrebbe dovuto avviare, a tempo debito, le dovute iniziative per risolvere il problema
“La difficoltà di cassa della città di Potenza, che ha determinato il mancato avvio del servizio mensa nelle scuole, è un altro triste capitolo della lunga storia della politica del centro-sinistra. La palla viene rimbalzata, di continuo, dalla maggioranza di governo, addirittura verso le opposizioni, accusate di sollevare lamentele e non proposte”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli.
“Il ruolo principe di un’opposizione politica – afferma Napoli – è quello di vigilare sulle azioni di una maggioranza che non è capace di produrre alcun tipo di azione e specula sulle opposizioni tentando di coprire le proprie negligenze. Le continue esternazioni della Giunta municipale sul deficit storico maturato nella nostra città, hanno portato ad un appiattimento totale su qualsiasi tipo di disservizio, presentato come inevitabile rispetto ad una impossibilità economica di fronteggiare le situazioni. Non vogliamo ripeterci su quanto detto e ribadito sulle responsabilità di tale debito – continua l’esponente del Pdl – ma teniamo a precisare che l’azione più grave messa in campo da questa giunta è proprio il disinteresse totale verso le esigenze dei cittadini”.
“Si attende l’apertura delle scuole per dichiarare, sic et simpliciter – dichiara ancora Napoli – che il servizio mensa non potrà partire prima di tre mesi, mettendo i cittadini di fronte al fatto compiuto. Una maggioranza di governo meno arrogante avrebbe dovuto a tempo debito avviare una serie di iniziative capaci di poter produrre non solo uno sforzo economico per tentare di fornire un servizio adeguato gli studenti, ma un dialogo aperto con la città informandola sui ritardi. Un atto di umiltà, insomma nei confronti dei cittadini che per l’ennesima volta si ritrovano davanti ad un muro senza alcuna possibilità di guardare oltre”.
“Quanto al compito degli amministratori – conclude il consigliere regionale – va bene senz’altro invocare l’aiuto della Regione, avviando un serio dibattito sul ruolo del capoluogo, altra cosa è il richiamo da ultima spiaggia indirizzato alla Regione sottacendo enormi responsabilità di natura politica, tutte ascrivibili al primo cittadino che pare abbia vissuto, almeno sino ad oggi, come Alice nel paese delle meraviglie”.