Il consigliere regionale del Pdl “stigmatizza l’atteggiamento di disinteresse degli amministratori e rileva la condizione di assoluta inadeguatezza in cui versano gli impianti sportivi della città”
“È quella del disagio la condizione che deve accettare di vivere oggi chi decide di praticare sport a Potenza. Alle molte strutture già in precarie condizioni igienico-sanitarie si sono aggiunte quelle dichiarate inagibili o inutilizzabili per altri svariati motivi. Con questi presupposti, i giovani, già ampiamente penalizzati dalla situazione socio-economica in essere in città, stanno perdendo un ulteriore punto di riferimento: quello che determina, per certi versi, la qualità della vita”. E’ qunato afferma il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli.
“Le palestre sono insufficienti e non riescono a soddisfare le richieste di tutte le società. Il basket – specifica Napoli – attende che il Comune provveda alla tracciatura dei campi per dare il via allo svolgimento dell’attività agonistica regionale. Della palestra di Lavangone non si hanno più notizie, i lavori per la sua realizzazione sono cominciati da diversi anni ma non se ne intravede la fine. La data di apertura dell’impianto, da tempo, continua a subire rinvii. Tutto ciò considerato, l’Amministrazione comunale, qualche tempo fa, decise di poter fare a meno del palazzetto Coni di Montereale, rifiutando ogni forma di concessione proposta dal maggiore ente sportivo nazionale. Calcio e calcio a cinque, poi, sembrano abbandonati a se stessi. Non esiste in città una struttura in grado di ospitare le gare interne della società di serie “B” che sarà costretta, suo malgrado, a chiedere ospitalità ad altro Comune. L’unico rettangolo di gara disponibile per l’attività minore è quello di Macchia Giocoli, la cui struttura è in stato di degrado ed ha una tribuna omologata per ospitare pochissimi spettatori. Per quanto riguarda il calcio – continua Napoli – la situazione è paradossale. Inagibili lo Stadio Viviani e il campo di contrada Lavangone, si può giocare solo a Macchia Giocoli a porte chiuse. Il campo Federale di Rossellino sta subendo lavori di adeguamento ai quali l’Amministrazione comunale, su invito della Federazione italiana gioco calcio, non ha voluto partecipare, motivando il diniego con la mancanza di risorse economiche”.
“La piscina comunale è un rebus indecifrabile. Durante la scorsa consiliatura – ricorda il consigliere del Pdl – era stato presentato un progetto per un intervento che prevedeva lavori di ampliamento della vasca grande tanto da permettere alla maggiore società potentina di disputare in casa le gare del campionato di serie “B”. Di questa iniziativa si sono perse le tracce, nonostante l’Assessore allo Sport dell’epoca era lo stesso di oggi. Quello che è ancora più grave – sostiene Napoli – sempre in riferimento alla piscina, è che la struttura viene chiusa e riaperta senza palesi motivazioni. Sembra che le chiusure siano determinate dalla carente situazione economica delle casse cittadine che non permettono l’acquisto del materiale per la disinfezione dell’acqua e, comunque, per garantire un buono stato di igiene dell’impianto. Sovente, ed è il caso degli ultimi giorni, la struttura viene chiusa per lavori di manutenzione di cui non si conosce mai la natura. Le dolenti note non finiscono qui perché passano anche attraverso il Campo Scuola di atletica di Macchia Romana. La convenzione con la società che gestisce la struttura è scaduta da diversi mesi e, con lo stesso sodalizio, l’Amministrazione comunale è in consolidata situazione debitoria. Oggi il campo è disponibile all’utenza nelle sole ore pomeridiane, soltanto grazie alla buona volontà di chi, senza l’intervento economico del Comune, crede nei valori e nell’importanza della pratica sportiva. L’inefficienza politica ed amministrativa è palese – conclude Napoli – lo sport vive l’assenza di interesse dei nostri amministratori che finiscono per somigliare sempre più allo stato delle strutture sportive potentine: inadeguati al ruolo ed alla causa”.