“Si intervenga in maniera decisa affinché vengano tutelati i diritti degli alluvionati del Metapontino”
Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Dalessandro, ha presentato una mozione nella quale si impegna la Giunta regionale “a rappresentare al Governo nazionale la non procedibilità da parte della Regione Basilicata nell’aumentare le tasse per far fronte ai danni subiti dall’alluvione del mese di marzo, obbligando il Consiglio dei Ministri a procedere in maniera urgente cosi come ha fatto per la Regione Veneto nello stanziare le risorse economiche necessarie per far fronte a questa situazione drammatica che ha colpito il Metapontino”.
"Il regalo che i lucani hanno trovato nell'uovo di Pasqua”. Così dichiara, nel documento, Dalessandro, avendo appreso la notizia che il Governo nazionale non intende finanziare gli interventi resisi necessari a seguito della calamità che si è abbattuta sul nostro territorio ai primi di marzo, o perlomeno non prima che la Regione abbia provveduto ad aumentare tasse ed accise di propria competenza. Infatti – continua Dalessandro – ci aveva pensato il senatore Latronico a metterci in guardia sul fatto che non era proprio scontato che Berlusconi firmasse il decreto. Più che un avvertimento, una minaccia che ha sortito i suoi effetti trasformando l'azione del Governo in una battaglia ideologica tesa a punire i ribelli della Basilicata. La crisi ha letteralmente stremato imprese e famiglie determinando una situazione così grave che eventuali nuove tasse alimenterebbero un conflitto sociale senza precedenti. La Regione ha già fatto la propria parte, destinando risorse proprie per affrontare l'emergenza che ha messo in ginocchio soprattutto il Metapontino. Gli ultimi provvedimenti proposti dal Dipartimento Agricoltura, rappresentano l'ennesima attenzione da parte della Regione, ma è indubbio che solo un consistente intervento del Governo nazionale potrebbe risarcire i danni dovuti all'alluvione. Siamo in presenza di uno scenario desolante con allevamenti decimati, culture distrutte, piantagioni danneggiate e una rete viaria al limite della sicurezza".
"Sono elementi sufficienti – a parere di Dalessandro – che indurrebbero chiunque ad intervenire con tempestività (tranne Tremonti), esattamente come avvenuto in altre regioni in circostanze analoghe. Se dovesse continuare questo tira e molla credo che il centrodestra avrebbe qualche difficoltà a motivare il ricatto che si sta perpetrando in danno dei lucani. Siamo un popolo dignitoso e troppe volte abbiamo piegato la testa. E’ arrivato il momento di far capire quanto grande può essere la protesta di una piccola Regione, una Regione che si e' resa disponibile a servire il Paese in molte circostanze. Adesso lo Stato deve onorare il debito contratto attenzionando i nostri problemi e praticando politiche finalizzate anche a ridurre il gap infrastrutturale che ci separa dal resto del Paese".