“Comunità lucana-movimento no oil aderisce senza riserve alle manifestazioni indette dalla Fiom-CGIL per oggi, “temendo fortemente che dopo le soluzioni di forza di Termini Imerese, i capziosi referendum di Pomigliano d’Arco e Mirafiori, si sia in preparazione di un vero e proprio golpe contro il contratto nazionale dei metalmeccanici, prodromo di una generale offensiva contro la contrattazione collettiva ed i diritti dei lavoratori che immancabilmente seguirà”. Lo rende noto, in un comunicato stampa, il coordinatore regionale di Comunità Lucana-Movimento No Oil, MIko Somma.
“Siamo convinti che alle innegabili difficoltà del momento si debbano contrapporre piani industriali seri che affrontino, ben prima della ristrutturazione dei rapporti di lavoro, le congiunture produttive in rapporto all’innovazione che il settore auto-motive deve assumere ad impegno preliminare, piani di cui però al momento non si ha alcuna contezza, mentre si fanno passare riduzioni generalizzate dei diritti dei lavoratori come “soluzioni” a problematiche di ben altra natura”.
“Nello specifico della nostra regione i timori che nello stabilimento Sata di Melfi si possa consumare un ulteriore “strappo” ai diritti di lavoratori già provati da una cassa integrazione che ormai diventa una scelta industriale ed una componente strutturale della busta-paga,- continua Somma – sono sempre più evidenti in una generale ricattabilità del sistema lavoro lucano che i numeri Fiat in regione a rendono evidente nonostante quello stabilimento sia stato per intero finanziato da contributi pubblici ed ulteriormente foraggiato da 18 milioni di euro recentemente concessi dall’ente regionale per il centro ricerche”.
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