Presentata una interrogazione al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore all’Ambiente
“Inspiegabile la sospensione del Tenente Di Bello”: è quanto dichiara il capogruppo del Movimento per le Autonomie, in Consiglio regionale, Francesco Mollica, in relazione alla situazione del Tenente della Polizia provinciale Di Bello, sospeso dal servizio nel corso delle indagini volte all’accertamento di probabile inquinamento in alcuni siti e invasi presenti sul territorio lucano.
“Oggetto dell’interrogazione – afferma Mollica – è la richiesta di chiarimenti in merito al procedimento disciplinare intrapreso nei confronti del Tenente Di Bello, nel corso di indagini ed approfondimenti sullo stato di inquinamento ambientale di alcuni siti ed invasi lucani. Nel pieno rispetto di quanto previsto dalla Convenzione di Aarhus del 25 giugno 1998 – continua Mollica – ratificata con legge n. 108 del 16 Marzo 2001, ogni persona ha il diritto di vivere in un ambiente atto ad assicurare la sua salute e il suo benessere, nonché il dovere di tutelare e migliorare l’ambiente, individualmente o collettivamente nell’interesse delle generazioni presenti e future”.
“Secondo quanto appreso dalla stampa – aggiunge Mollica – è grave che un pubblico ufficiale paghi per aver diffuso dati che interessano l’intera comunità sulla salubrità delle acque potabili. Auspico – conclude il consigliere Mpa – che, se pure vi siano reali responsabilità, e avendole individuate, si proceda ad un immediato reintegro in servizio dell’ufficiale Di Bello, perché non si può comminare una sospensione per rivelazione di segreti di ufficio su un argomento che, in realtà, non è sottoposto ad alcun segreto ma che, al contrario, dovrebbe essere di dominio pubblico. E, soprattutto, chiedo alla Regione Basilicata di fare piena chiarezza sui dati relativi alla situazione ambientale del nostro territorio”.