Mollica su servizi trasporti in regione

Per il consigliere del gruppo Mpa occorre meglio conciliare gli orari dei mezzi con le esigenze degli studenti pendolari

“Come al solito il servizio dei trasporti in questa regione non viene visto come un servizio con funzioni necessarie allo sviluppo della comunità e del territorio, così come già nel lontano periodo post unitario veniva affermato nella sua relazione dall’On.le Emanuele Gianturco durante la seduta del Parlamento dove era in discussione il disegno di legge ad oggetto l’Organizzazione del Servizio dei trasporti”. Lo afferma il consigliere regionale del movimento per le autonomie, Francesco Mollica, il quale sottolinea che “non sempre gli orari dei mezzi di trasporto pubblico, gestiti dalle FAL e sotto il controllo della Regione Basilicata, sono concepiti tenendo presente le esigenze degli studenti pendolari che ogni giorno si riversano nei capoluoghi, ove si trovano le scuole”.

“Nonostante i continui inviti e solleciti da parte dei sindacati, dei cittadini e soprattutto degli studenti – continua Mollica – le FAL continuano a non adeguare i quadri orari dei trasporti ai nuovi orari di apertura delle scuole introdotte dalla riforma scolastica Gelmini operanti dal prossimo 20 settembre”. “Eppure – dichiara il consigliere – basterebbe poco per farlo, una semplice riorganizzazione. Sarebbe sufficiente modificare leggermente gli orari di arrivo e di partenza dei mezzi, anticipare o posticipare di qualche minuto l’inizio e il termine dei turni dei lavoratori FAL, per consentire agli studenti di giungere in orario e iniziare tranquillamente il loro nuovo anno scolastico”.

“La conclusione – precisa Mollica – è che le Fal non accettano, i vertici aziendali si trincerano dietro problemi di personale, mentre, invece, sono gli stessi sindacati dei lavoratori che chiedono le modifiche.
“E’ necessario ricordare – conclude l’esponente del gruppo Mpa – che mentre i servizi dei trasporti affidati al Cotrab sono di competenza delle Province, a quelli gestiti dalle FAL deve provvedere la Regione”.

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