Il consigliere regionale del Movimento per le autonomie pone la “richiesta di chiarimenti per un concorso bandito e mai espletato”
“Sulla Gazzetta ufficiale n. 87 del 7 novembre 2008 – afferma Mollica – veniva pubblicato un Bando di concorso per la copertura di complessivi otto posti per varie qualifiche fra cui un posto di tecnico di neurofisiopatologia – collaboratore professionale sanitario – categoria D presso l’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza. La scadenza del Bando era prevista per il 9 dicembre 2008 ed entro tale termine sono pervenute all’ente numerose domande di partecipazione”.
“Dopo circa tre anni dall’avviso pubblico – continua Mollica – lo stesso concorso è bloccato e per sopperire, comunque, alla carenza di personale, attualmente si avvia un bando di mobilità extraregionale. L’articolo 30 della legge regionale n.33 del 2010 (Legge finanziaria 2011) prevede l’avvio delle procedure di reclutamento mediante mobilità regionale ed extraregionale prima dell’espletamento di nuove procedure concorsuali e pertanto, non sono riconducibili a tale norma i concorsi già avviati prima della data di approvazione della suddetta legge, ai quali bisogna dare corso proprio perché banditi precedentemente. La figura di tecnico di neurofisiopatologia è indispensabile per la funzione che svolge il San Carlo e, in aggiunta, nel Piano sanitario regionale, l’Ospedale di Pescopagano, che dipende direttamente dall’Azienda sanitaria San Carlo, ha come missione quella della riabilitazione e sicuramente la stessa sarà necessaria all’interno dell’organico di struttura”.
“Si chiede allora – riferisce Mollica – con una interrogazione all’Assessore alla Sanità, quali iniziative intenda intraprendere per poter riportare l’interpretazione giusta delle norme nell’ambito dell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza ed in riferimento ai concorsi banditi precedentemente alla legge regionale n. 33 del 2010. Non si può – conclude il capogruppo Mpa – continuare a creare inutili aspettative nei giovani desiderosi solo di applicare concretamente ciò che hanno imparato dopo tanti anni di studio e di sacrifici. I cittadini, in particolare i giovani, hanno bisogno di risposte chiare e veloci, senza ottenere, come al solito, solo promesse disattese e rinvii a date da definirsi”.