Mollica (Mpa) : quale futuro per ospedale Venosa?

Presentata una interrogazione al presidente De Filippo e all’assessore Martorano in merito alla riorganizzazione della rete di lungodegenza riabilitativa e medica

“Ancora una volta Venosa a rischio sui progetti della sanità regionale”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica, nel presentare una interrogazione con cui si chiede al Presidente della Giunta e all’Assessore alla Sanità di conoscere le reali intenzioni del Governo regionale sul presidio ospedaliero di Venosa.

“La necessità di sapere ciò – chiarisce Mollica – scaturisce dall’approvazione da parte della Giunta regionale, con delibera n. 1300 dello scorso 2 agosto, del progetto di riorganizzazione della rete regionale della riabilitazione e della lungodegenza, con cui si individuano le strutture di lungodegenza riabilitative e medica e in cui nessun riferimento viene fatto al presidio ospedaliero di Venosa, nonostante le garanzie in tal senso ottenute dai cittadini di Venosa dalle istituzioni e nonostante quanto espressamente riportato in merito nel Piano di rientro della ex Asl n. 1. La comunità di Venosa – ricorda il consigliere – ha attraversato un periodo abbastanza burrascoso quando ha dovuto fronteggiare le problematiche che hanno investito la ex Asl n. 1 e l’ospedale di Venosa che, dopo non poche battaglie, hanno trovato una soluzione condivisa nelle proposte contenute nel Piano di rientro aziendale che, nel trovare e garantire un equilibrio tra le varie realtà coinvolte, prevedeva la realizzazione, a Venosa, di una sezione di lungodegenza formata da un modulo di 12 posti letto, dedicata alla degenza per pazienti con problemi clinici post-acuti. Alla luce di questo chiarimento l’assenza del benché minimo riferimento al presidio ospedaliero di Venosa nell’ambito del progetto di riorganizzazione della rete di lungodegenza si configura come una grave mancanza ed è proprio per questo motivo che occorre conoscere, ed è questo il senso dell’interrogazione presentata, le motivazioni di tale esclusioni ed inoltre, considerata che la fiducia dei cittadini risulta, comunque, compromessa da tale comportamento, è quanto mai opportuno che il Governo regionale faccia chiarezza sulle reali intenzioni di interventi da realizzare e di impegni da mantenere sull’ospedale di Venosa”.

“L’amarezza per tale situazione – prosegue Mollica – deriva, tra l’altro, dalla scelta, certamente non casuale, di approvare tale atto in un periodo di vacanza estiva, approfittando della minore attenzione delle comunità. E’ il caso di dire, riprendendo un proverbio, ‘agosto comunità mia non ti conosco’, considerato appunto che il Governo regionale ha approvato un progetto che avrebbe dovuto vedere Venosa tra le strutture riabilitative e di lungodegenza indicate e che, al contrario, resta esclusa con conseguente tradimento della fiducia dei cittadini di Venosa che ancora attendono il mantenimento degli impegni assunti nell’ambito della battaglia per salvare l’ospedale”.

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