Ventotto europarlamentari italiani appartenenti ai gruppi del Ppe, dei Socialisti e Democratici e dell'Alde hanno sottoscritto l'appello promosso dal vicepresidente vicario del Parlamento europeo, il lucano Gianni Pittella e indirizzato al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, affinche' il Governo si adoperi per il reintegro dei tre operai nello stabilimento Fiat di Melfi, licenziati a seguito di uno sciopero nel luglio scorso, chiedendo cosi' di dare piena applicazione alla sentenza del tribunale di Melfi. Ecco il testo della lettera: ''Egregio Ministro, il giorno 13 luglio 2010 tre operai dello stabilimento FIAT-SATA di Melfi in Basilicata sono stati ingiustamente licenziati a seguito di uno sciopero, indetto unitariamente da tutte le sigle sindacali rappresentate all’interno della RSU di fabbrica. Il tribunale di Melfi ha escluso qualsiasi ipotesi di sabotaggio a carico dei lavoratori e ne ha disposto il reintegro immediato nelle funzioni. L'azienda dinanzi a tale provvedimento di immediata efficacia esecutiva, ha deciso di non reintegrare i tre lavoratori nelle loro postazioni e di rinunciare alle loro prestazioni, relegandoli nell'inattività. Ci appelliamo quindi al Governo italiano perché operi in collaborazione con le parti sociali, affinché il diritto fondamentale a non essere licenziati ingiustamente a e lavorare in condizioni di dignità sia tutelato e promosso e affinché ai tre operai dello stabilimento FIAT SATA sia assicurato il pieno reintegro nello loro funzioni, dando piena e giusta applicazione alla sentenza del Tribunale di Melfi. Un intervento necessario in considerazione del fatto che la Carta dei diritti dei fondamentali dell'Unione europea, vincolante per le istituzioni e per gli Stati membri, sancisce a livello europeo il diritto di tutti i lavoratori di negoziare e concludere contratti collettivi e di ricorrere ad azioni collettive, compreso lo sciopero, per difendere i loro interessi. La Carta stessa sancisce inoltre il diritto di ogni lavoratore ad essere tutelato contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto comunitario e alle legislazioni nazionali, diritto sancito anche dalla legislazione italiana, in particolare dall'articolo 18 dello statuto dei lavoratori''.
Bas 03