Mazzeo Cicchetti risponde al consigliere Rosa (Pdl)

Il presidente del gruppo consiliare di Italia dei valori risponde al consigliere Rosa che aveva auspicato una sua rinuncia a far parte della Commissione per l’ammissione al corso riservato ai Medici di Medicina Generale

“Voglio ringraziare il consigliere Rosa – dice Mazzeo Cicchetti – innanzitutto per il riconoscimento dato alla mia persona che spero di conservare nel tempo. Ma, direi anche, per le tante testimonianze di stima e di solidarietà che mi sono pervenute da parte di colleghi e, non solo, in seguito alla sua stessa nota. Forse, se il consigliere Rosa, alla giusta attenzione ed alla solita prontezza
nell’intervenire sulle scelte della Giunta regionale e della maggioranza, avesse provveduto, in questa occasione, anche ad informarsi su tutti gli aspetti del problema sollevato, avrebbe inquadrato la situazione in tutt'altro modo, vista l'onestà del suo intento. E' doveroso invece, da parte mia, riconoscere la correttezza della Giunta nell' adozione dell' atto deliberativo. Il Presidente dell'Ordine dei Medici, infatti – sottolinea Mazzeo Cicchetti – è membro di diritto, nella Commissione per l’ammissione al corso per Medici di Medicina Generale, all'occorrenza può nominare anche un suo sostituto. Commissione che, nella pratica – aggiune – non ha alcun potere diretto selettivo, malgrado la dizione. I quiz vengono preparati dal Ministero dalle Sanità e inviati in busta sigillata all'Ordine dei Medici. La busta viene aperte alla presenza dei concorrenti. I compiti eseguiti, raccolti in plico sigillato, vengono inviati, immediatamente dopo la raccolta in aula, presso una ditta specializzata di Bologna, scelta dalla Regione, per essere sottoposti a correzione, con lettore ottico. Gli elaborati, privi di qualsiasi riferimento ai dati del compilatore, così corretti, tornano nella sede dell'Ordine dove la commissione procede esclusivamente a collegare il candidato al compito stesso, attraverso un numero. Vieni, quindi, stilata una graduatoria. La commissione, pertanto, come si può facilmente dedurre, svolge un ruolo eminentemente esecutivo con carattere soprattutto di vigilanza.Proprio quest’aspetto mi ha permesso, con senso di responsabilità, di non procedere alla nomina di un sostituto”.

“Nessun margine di discrezionalità e di intervento – continua Mazzeo Cicchetti – poteva esserci, né da parte mia e né da parte dei membri della Commissione, nello svolgimento delle procedure così come previste. Il sospetto che si può cogliere tra le righe, cose dette e non dette, purtroppo sta diventando una costante nella dialettica politica e, sicuramente, ne condiziona la qualità. La selezione si è ormai conclusa, mi sia consentito aggiungere, per quanto mi è dato di sapere, con la soddisfazione e il riconoscimento degli stessi candidati, molti dei quali venuti da fuori regione proprio per l’imparzialità delle procedure scelte in Basilicata. Con l’occasione, vorrei tranquillizzare coloro che richiamano improbabili le mie condizioni di incompatibilità, in particolare il consigliere Rosa per la stima che mi porta, ribadendo che il mio percorso da Presidente dell'Ordine dei Medici di Potenza oramai volge al termine, per mia scelta, pur non essendoci alcun conflitto d’interessi tra le due funzioni. Per coloro che si fermano alla sola dimensione locale, voglio far presente che molti Presidenti di Ordine sono o sono stati parlamentari, consiglieri regionale e provinciali, anche del Pdl, senza che questo abbia sollevato alcuna polemica. I conflitti d’interessi hanno ben altra dimensione e, come sappiamo, attengono spesso a ruoli ben più importanti, nei silenzi (imbarazzati) di molti. L’Ordine – specifica Mazzeo – non è un sindacato di categoria la cui guida richiede un’impostazione più strettamente politica, è un organo di garanzia per i cittadini e per i professionisti iscritti. Mi auguro che queste ulteriori specificazioni possano portare ad una visione più obiettiva e serena del problema periodicamente sollevato, per dedicare più attenzione ed impegno alle esigenze pressanti della nostra comunità regionale. La Giunta regionale ha fatto il proprio dovere, con assoluta correttezza e trasparenza – conclude l’esponente di Idv – e dallo stesso spirito sono stato guidato nella mia scelta, sicuro di non aver potuto creare né incompatibilità, né contraddizioni procedurali, tanto meno difficoltà istituzionali. Questi i fatti, mi auguro che gli altri ne facciano una corretta lettura”.
 

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