(Artè) Matera – L’Associazione Culturale “I Basilischi” onlus, in collaborazione con la Mediateca Provinciale di Matera “A. Ribecco” e Recidivi – la Rete del Cinema di Puglia e Basilicata, aderisce all’iniziativa nazionale “Il cinema per il cinema: siamo con Jafar Panahi”.con l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica e dei governi su tutti i numerosi casi di grave violazione dei diritti umani che si sta perpetrando in Iran.
Venerdì alle 19.00, prevista la proiezione gratuita de “Il Cerchio”, film con cui Jafar Panahi si è aggiudicato il Leone d’Oro a Venezia nel 2000 e che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo. Seguirà un dibattito con il pubblico presente, a cui sarà proposto di firmare la petizione internazionale promossa dal premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel.
La notte del 1° di marzo 2010 è accaduto qualcosa in Iran che ha cambiato definitivamente il senso del nostro essere cinefili qui in Italia come ovunque nel mondo. Uno dei più lucidi e coraggiosi cineasti di quel paese, Jafar Panahi, insieme alla moglie, alla figlia e ad altre 15 persone, tra cui i registi Mohammad Rasulov, Mahnaz Mohammadi, Rokhsareh Ghaem-Maghami e il cineoperatore Ebrahim Ghafari sono stati arrestati da agenti in borghese della polizia iraniana che hanno fatto irruzione nella sua abitazione. La motivazione è di aver filmato, con il fine di documentarle, le proteste seguite alle elezioni del giugno scorso. La notizia del suo arresto, e della detenzione degli altri registi, ha fatto scalpore per la notorietà internazionale del personaggio coinvolto, ma Panahi è solo una delle migliaia di persone arrestate a causa della loro opposizione nonviolenta al regime.
Dal giorno dell’arresto di Panahi e degli altri, numerosi esponenti del cinema e della cultura di quel paese, molti dei quali attualmente in esilio, si sono mobilitati per non far calare il silenzio su questi arresti e sulle drammatiche condizioni di reclusione in Iran. Abbas Kiarostami,Teheran e ripubblicata dal New York Times, chiedendo la liberazione dei colleghi Jafar Panahi e Mahmoud Rasoulof e degli altri imprigionati dal regime, per i quali «il cinema non è un crimine […] ma una necessità vitale”.
La trama del film “IL Cerchio”
Una donna ha appena dato alla luce una bambina, e già sono entrambe malvolute. Tre donne vengono rilasciate dalla prigione con un permesso temporaneo e il bisogno di trovare dei soldi per fuggire le porterà a prendere misure disperate. Sola e senza documenti, una giovane donna e costretta a mentire per comprare un biglietto per un autobus che la porti fuori città. Una donna non sposata fugge di prigione per poter abortire e viene allontanata dalla casa del padre in seguito alla reazione violenta dei fratelli. I loro crimini sono privi sostanza, non importa che siano colpevoli o innocenti. Il loro cammino si incrocierà a creare nuovi intrecci.
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