Matera 2019, insediato il comitato promotore

Si è insediato oggi, al sesto piano del municipio di Matera, il comitato istituzionale per la candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019.
Il comitato, promosso dal Comune e dalla Regione, è composto anche dal Comune di Potenza, dalle Province di Matera e Potenza, dalla Camera di commercio di Matera.
Nella stessa riunione è stato costituito il gruppo di lavoro per la candidatura. Ne fanno parte Paolo Verri, Antonio Calbi, Franco Bianchini, Pietro Laureano, Alberto Versace e Rossella Tarantino, del Nucleo di valutazione della Regione Basilicata.
Con il comitato istituzionale e con il gruppo di lavoro collaborerà l’associazione “Matera 2019” che ha avuto un ruolo fondamentale nell’attività di animazione e sensibilizzazione sull’opportunità ed i benefici della candidatura.
Matera – ha detto il sindaco, Salvatore Adduce – ha avviato 25 anni fa il processo di riqualificazione dei Sassi. Matera è stata riconosciuta nel 1993 Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, primo sito dell'Italia meridionale a ricevere tale riconoscimento. Matera ha avviato 10 anni fa un processo di coinvolgimento di personalità internazionali sul tema della pace e dell’accoglienza Matera e la Basilicata stanno dimostrando che un Sud positivo può e deve esserci. Possono attrarre giovani e talenti e non farli andare via – anche se i dati oggi ci dicono esattamente il contrario. Possono mettere insieme tradizione e innovazione. Possono far lavorare come una squadra efficiente il sistema degli enti pubblici. Possono mettere in atto proficue collaborazioni tra pubblico e privato.
Ora abbiamo bisogno di un nuovo obiettivo comune, forte e condiviso. Un obiettivo di cui parliamo ormai da due anni e che grazie a molte forze culturali locali ha già avuto notorietà. Ma da oggi dobbiamo dare una struttura, delle risorse umane ed economiche, delle tempistiche. Sapendo che molti altri territori si sono già candidati, e che non sarà facile vincere, ma che possiamo avere vantaggi già dal processo della candidatura.
Per questo abbiamo voluto costituire ufficialmente il Comitato Promotore per la candidatura.
Diventare capitale europea della cultura non è solo un sogno politico e culturale, o meglio di politiche culturali, ma è anche – lo vorrei sottolineare con chiarezza- un straordinaria opportunità di crescita economica e sociale su cui occorre trovare la massima condivisione con tutte le forze politiche e istituzionali.
Si tratta quindi di costruire un percorso triennale in cui a Matera e a Potenza – e nelle rispettive province – ci saranno progetti internazionali nazionali e locali, e a cui vogliamo partecipino tutti gli abitanti della nostra regione, ciascuno apportando valide proposte.
Vogliamo aprire il comitato promotore anche alle altre istituzioni, a partire dall’Università e dalla Soprintendenza ai beni culturali. Sarà un soggetto a tempo, che esaurirà il suo compito nel 2013 al momento della scelta da parte dell’Italia della città che rappresenterà il nostro paese nel 2019. Perché deve essere chiaro che di questo si tratta: di scegliere la città che nel 2019 legittimamente dirà cosa sarà la cultura italiana da allora per i prossimi dieci anni, fino almeno al 2030.
Una sfida che ci legittima e ci appassiona doppiamente, una sfida che tiene insieme tradizione e innovazione, ovvero proprio quello di cui ha bisogno il nostro paese oggi, ma anche qualcosa di hanno bisogno le nostre città, quelle italiane in generale e quelle del sud in particolare. Noi possiamo e vogliamo rappresentare l’Italia del futuro, e siamo consapevoli che per essere scelti dovremo fare una forte opera di lobby sia a livello nazionale, in primis a Roma ma anche alleandoci con altre città italiane, e poi a Bruxelles, dove ci conoscono e ci stimano, e dove dobbiamo far capire non solo i vantaggi che offriamo noi direttamente ma anche come potremo costituire un ulteriore stimolo nelle best practices delle città europee del futuro.
Le risorse necessarie al progetto, che abbiamo stimato in un budget triennale intorno al milione e mezzo di euro, e che in caso di successo potranno produrre ritorni economici pari a otto volte la cifra investita, non saranno risorse che sottrarremo al resto delle risorse che abbiamo a disposizione per il futuro di Matera e della Basilicata. Anche in questo si pensa infatti di essere fortemente innovativi, con una azione di fund raising internazionale, che coinvolga anche le comunità lucane e italiane all’estero, oltre ad aziende interessate al progetto.
Ecco perché – ha concluso il sindaco – abbiamo pensato a un gruppo di lavoro che abbia una direzione esperta e autorevole a livello nazionale e internazionale, con persone che si occupano di grandi eventi e delle loro ricadute sociali economiche e culturali da più di vent’anni”.
I prossimi passi: una conferenza stampa a Roma entro il fine di febbraio per ufficializzare la candidatura alla Presidenza della Repubblica, alla Presidenza del Consiglio, al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e al Ministro per gli Affari Esteri; la nascita ufficiale del comitato entro la fine di maggio con la presentazione delle prime iniziative promozionali; una serie di incontri a Bruxelles e in tutta Italia per presentare la candidatura alla Comunità europea e a tutti i potenziali partner privati che ci possono e ci vogliono sostenere nell’impresa. Dall’estate poi molto delle iniziative abituali e tutte le nuove progettualità culturali, tecnologiche e urbane della Città verranno associate a un logo per la candidatura che presenteremo in occasione della nascita ufficiale del Comitato”.
All’incontro di insediamento del comitato promotore, presieduto dal presidente della Regione, Vito De Filippo, e dal sindaco, Salvatore Adduce, hanno partecipato i presidenti delle province di Matera e Potenza, Franco Stella e Piero Lacorazza, il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, Alfredo Ricci, in rappresentanza della Camera di commercio, Alberto Versace, direttore di Sensi Contemporanei, progetto del Ministero per lo sviluppo economico, del Ministero dei Beni Culturali e della Biennale di Venezia, e Francesco Salvatore, presidente dell’Associazione “Matera 2019”.
(s.p.)

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