“Ho partecipato ieri a Torino, presso il SERMIG– afferma Salvatore Margiotta, deputato PD, componente Direzione nazionale PD – ad un incontro con molti lucani residenti a Torino, a sostegno della candidatura di Piero Fassino alle primarie, per le quali si voterà domenica. Molta la classe dirigente del PD di Basilicata presente con me: il VicePresidente del Parlamento europeo, Pittella, i Senatori Antezza e Bubbico, il Consigliere regionale D’Alessandro, il Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza. Tutti legati a Piero Fassino da stima ed amicizia antiche, ma soprattutto tutti convinti che per la città, ed alla fine per lo stesso Paese, dato il ruolo che la città piemontese svolge in Italia ed in Europa, sia decisivo e fondamentale contare su un sindaco come lui. La comunità lucana può riconoscersi in Fassino: egli è un uomo di spessore, rigoroso, lavoratore, concreto, non populista e non demagogo, profondamente onesto e fortemente ancorato ai valori che contano; e così sono i lucani, in particolar modo i figli di coloro che con il proprio lavoro hanno dato un grande contributo allo sviluppo economico di quella Regione. Io colgo una profonda sintonia tra il torinese Fassino e i torinesi di Basilicata. Inoltre, tra i tanti motivi che mi conducono a sostenerne la candidatura, voglio citarne uno in particolare: io, che arrivo al PD da una storia politica differente da quella di Piero, dal Movimento giovanile della DC, poi dal PPI e dalla Margherita, so bene quanto Piero, da dirigente nazionale di prima grandezza, abbia fatto e faccia per superare gli steccati, all’interno del PD, costituiti troppe volte ancora troppo dalle provenienze. Il suo esempio è quello di uno degli artefici veri della mescolanza tra culture e tradizioni, in assenza della quale il PD smetterebbe di essere quello che noi desideriamo: il più straordinario esempio, in Europa, di partito moderno e riformatore. Anche sotto questo profilo la vittoria di Piero potrà essere utile al Paese”.

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