La Cgil Basilicata è presente oggi a Roma, alla manifestazione nazionale le cui parole d'ordine sono “Tutto sulle nostre spalle”, al fianco dei lavoratori della Funzione Pubblica e della Federazione della Conoscenza con una folta delegazione composta da oltre 800 lavoratori pubblici e privati, in nome di quella solidarietà che dovrebbe caratterizzare sempre le lotte per la difesa dei diritti e più in generale dello stato di diritto.
“I provvedimenti contenuti nella manovra finanziaria – si legge in un comunicato stampa – abbattono la loro scure sui lavoratori ma ancor di più sulle lavoratrici dei settori pubblici, del mezzogiorno in particolare, attraverso l'innalzamento dell'età pensionabile per le donne, che di fatto subiscono in maniera repentina un aumento di cinque anni più uno, considerato anche il provvedimento sulle finestre flessibili.
Per attuare la parificazione di trattamento tra uomini e donne nel pubblico impiego, come chiede l'Europa, è possibile utilizzare lo strumento della flessibilità uguale per uomini e donne, per i lavoratori pubblici e privati, in uscita verso l’età pensionabile.
Ancora una volta a pagare gli effetti della crisi sono le categorie più deboli, in linea con il modus operandi del Governo che toglie ai poveri per dare ai ricchi, in spregio ad ogni principio di equità.
Tale provvedimento è ancora più vessatorio per le donne del Mezzogiorno e della Basilicata, in quanto vengono penalizzate dalla mancanza di servizi pubblici come gli asili nido, assistenza domiciliare agli anziani, servizi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
La condizione discriminatoria delle donne, inoltre, è aggravata dal peso del lavoro di cura della famiglia, mentre i loro livelli medi dei salari sono mediamente più bassi di quelli degli uomini.
Ma la CGIL è oggi in piazza non solo per tutelare il lavoro pubblico ma per accendere i riflettori sul bavaglio per l’informazione, sulle continue minacce all'indipendenza della magistratura, sugli attacchi indiscriminati alla Costituzione.
Scioperare, lottare, reagire senza piegare la testa per difendere gli spazi di democrazia e cambiare profondamente la manovra economica del governo. La CGIL Basilicata è convinta che sia possibile una politica diversa basata su una vera ed equa riforma fiscale, abbassando la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e sulle pensioni, e sostenendo la lotta all’evasione fiscale, sulla tassazione delle rendite e dei grandi patrimoni, sulla definizione di una nuova politica industriale, del terziario e dei servizi, su un “Piano per il Lavoro” a favore, in particolare, dei giovani e delle donne incentivando le assunzioni a tempo indeterminato e cancellando le tante precarietà presenti nei settori pubblici e privati, sulla riforma del settore della conoscenza, sulla introduzione della flessibilità del patto di stabilità per i Comuni virtuosi per avviare i cantieri, in particolare quelli sulle piccole opere, sulla riforma degli ammortizzatori sociali che dovrebbero essere estesi anche ai lavoratori con contratti atipici.
La CGIL Basilicata non arretra di un millimetro e starà in campo in maniera ferma e propositiva, senza chiusure, portando il Paese alla grande mobilitazione generale del 25 giugno in cui tutte le persone, che con spirito critico leggono il senso antipopolare ed antimeridionalista del Governo, sapranno costituire un fondamentale presidio di democrazia e di libertà per l'intero paese”.
(bas – 04)