"Il sindacato Pensionati Italiani, SPI CGIL di Basilicata, esprime soddisfazione per l’intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che con una lettera inviata al Governo sostanzialmente boccia il decreto milleproroghe, sottolineando elementi incostituzionali tali da richiedere importanti correzioni.
Il presidente ha sottolineato la prassi irrituale con cui il Governo più volte cerca di introdurre all’intreno di decreti legge disposizoni non attitenti alla materia. In questo modo si rischia di esautorare il potere del Parlamento in favore di un esecutivo troppo invadente". Lo afferma in un comunicato Maria Lorusso, segretaria regionale.
"Purtroppo, il nostro Paese – continua – è governato da una maggioranza arrogante che non rispetta la Costituzione. Questo Governo, infatti, è allo sbando e dimostra ogni giorno incompetenza ed inadeguatezza.
Abbiamo otto milioni di persone in condizioni di povertà relativa e tre milioni in condizioni di povertà assoluta.
Il governo ribadisce – Maria Lorusso- piuttosto che mettere in campo, attraverso un accordo con Regioni Comuni ed Enti Locali, politiche incisive per combattere la povertà e l’esclusione sociale, pensa di rilanciare, attraverso un emendamento inserito nel milleproroghe, la Social Card, questa volta in versione privatistica, affindando la gestione agli enti caritativi.
Inoltre continua a tagliare il fondo per le politiche sociali incurante del fatto che in Italia oltre 2 milioni e 600 mila persone versano in situazione di non autosufficienza (in Basilicata questo dato si attesta a 26.000 persone).
Le famiglie hanno bisogno di strumenti concreti di sostegno al reddito e non di tessere per i poveri che oltre a non affrontare i problemi ne ledono la dignità.
Basta pensare – conclude Lorusso – che nell’ultima applicazione dello strumento della social card, in Basilicata sono stati beneficiarie solamente 4.000 famiglie a fronte di circa 50.000 pensionati e pensionate che nel 2007, con l’accordo sula welfare con il Governo Prodi, hanno ricevuto la quattordicesima mensilità che è di circa 400 euro".
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